Formia / Salario minimo negli appalti pubblici, la mozione dei consiglieri comunali Magliozzi e Carta

Attualità Formia

FORMIA-  “Abbiamo presentato anche a Formia, dando seguito all’iniziativa del PD provinciale, la mozione per chiedere l’introduzione del salario minimo comunale negli appalti pubblici” – lo annunciano in una nota i Consiglieri comunali Luca Magliozzi e Alessandro Carta del gruppo PD-DemoS-FPdS. 

“Un’iniziativa volta a promuovere una campagna più ampia per la difesa del lavoro giusto e sicuro sul nostro territorio, che prosegue il precedente impegno nel raccogliere le firme a sostegno della proposta per l’istituzione di un Salario Minimo nazionale presentata dal PD insieme alle altre forze progressiste. La proposta, già attuata con successo in diverse città, tra cui Firenze, mira a garantire un trattamento economico minimo a tutti i lavoratori coinvolti nelle gare d’appalto o negli affidamenti del Comune. Si vuole affermare il principio che, al di sotto di una certa retribuzione minima, non si possa più parlare di lavoro, ma di sfruttamento”- spiegano i due esponenti del centro-sinistra.

“Con questa mozione si impegnerebbe l’Amministrazione ad introdurre, in tutti i bandi del Comune di Formia, l’obbligo per le imprese aggiudicatarie a garantire una retribuzione minima di nove euro a tutti i lavoratori impegnati nell’esecuzione dell’appalto. Questo qualora il contratto collettivo applicato non garantisca il raggiungimento di tale soglia minima. Lo stesso varrebbe anche per tutti gli affidamenti diretti del Comune. Una proposta ancora più importante in un territorio dove le opportunità lavorative sono poche e, spesso, si assiste ad un proliferare di lavoro povero soprattutto nel campo delle occupazioni stagionali ed, in particolare, tra le nuove generazioni” – aggiungono ancora Carta e Magliozzi.

Ed ancora: “Sebbene l’amministrazione comunale abbia limitati strumenti per controllare la regolarità del mercato del lavoro, può provare a diventare un esempio virtuoso almeno nei bandi pubblici e pretendere che nessuna lavoratrice o lavoratore, impiegato in un affidamento del Comune, possa guadagnare meno di 9 euro l’ora. Per questo, in attesa di poter discutere finalmente anche a Formia la nostra mozione per chiedere al Comune di aderire al Protocollo per la sicurezza e la regolarità degli appalti, ci auguriamo che il Consiglio Comunale voglia dare un segnale forte sul contrasto al lavoro povero e sul sostegno alle imprese virtuose, che troppo spesso vengono penalizzate dalla concorrenza sleale anche nel settore pubblico”.

Non è più sufficiente limitarsi a parlare di lavoro, servono, a tutti i livelli, progetti e iniziative amministrative concrete in grado di sostenere un mercato del lavoro dignitoso e regolare. Perché esiste solo una tipologia di lavoro possibile: quello equamente retribuito, sicuro, che crea sviluppo per la comunità e che rispetta la legge” – si legge in conclusione.