Cassino / La rabbia dei lavoratori della Cma Srl: “Abbandonati da politici e istituzioni”

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CASSINO – “Dopo oltre un mese di sciopero e di presidio davanti ai cancelli aziendali, mentre l’azienda tace e continua a non pagare i circa 5 stipendi arretrati, si osserva inermi, in maniera abulica, alla probabile perdita di 280 posti di lavoro, nel già flagellato territorio cassinate, che lascerà una scia di disperazione, disoccupazione, alienazione e alimentando eventuali forti tensioni, con ripercussioni sull’ordine pubblico, in un tessuto sociale già difficile e gravato da povertà, un territorio che in cui lo stato sembra non essere stato mai presente e non voler essere presente”. Così la nota di Franco Massaro, Rsu As.La.Cobas, e dei lavoratori ancora oggi in sciopero per gli stipendi non pagati.

Prosegue la nota: “Dove sono il Sindaco di Cassino, il Presidente della Regione Lazio, le forze politiche di qualsiasi colore (perché questa vicenda non ha colore politico)? Dove sono i tanti Politici che si rincorrono quando si tratta di voti e salvaguardare le proprie poltrone? Si sta mettendo in scena quella che è una vera ‘Macelleria Sociale’, nella più totale indifferenza.

Parafrasando una nota frase di Martin Luter King, potremmo affermare che: ‘Non ci inorridiscono le azioni meschine dei colpevoli di tutto ciò, ma il SILENZIO di chi non dovrebbe permetterlo’. La CMA SRL non chiama i sindacati al tavolo di confronto e non vuole incontrare i propri dipendenti per trovare delle soluzioni. Ciò che maggiormente sconcerta è che, nonostante continui a lavorare su molti cantieri nazionali ed esteri e paga regolarmente i contributi previdenziali, solo per ottenere il DURC dall’INPS, per acquisire lavoro, continui a non pagare gli arretrati ai dipendenti. Sembra un film già visto e che ha avuto già ripercussioni catastrofiche dal punto di vista sociale

I lavoratori si sentono presi in giro fino alla fine! Questo problema, può essere risolto solo a livello politico e dal Governo, creando le condizioni ideali e di interesse, per cui la CMA sia ‘invogliata’ a restare nel nostro territorio, a voler produrre ed investire sul sito di Cassino, magari convogliando in esso anche produzioni realizzate altrove.

Non vediamo perchè noi della CMA dobbiamo sentirei figli di un Dio minore. Come evidenziato da Mariana Mazzuccato, docente di Economia dell’Innovazione all’Università del Sussex, in diverse occasioni e nel suo libro ‘Lo Stato innovatore’, da questa crisi attanagliante, non si può pensare di uscire colpendo unicamente i diritti dei lavori, come avviene con il Jobs Act.

Se oggi gli Stati Uniti sono usciti dalla crisi e sono tornati a crescere, è dovuto principalmente al fatto che il Governo, ha capito che bisognava finanziare ed investire in determinati settori, stanziando fondi e facendoli ripartire, solo in questo modo investitori privati possono essere attratti dalle opportunità create., vedi il caso avvenuto nella Silicon Valley e che è stato determinate per la ripresa Americana.

La Lotta non ci spaventa perché abbiamo una forte e grande motivazione: la dignità di persone e di Lavoratori, il diritto ad un futuro certo, in un paese che si presuppone essere civile”.