Fiuggi / Detenzione Maurizio Cocco in Costa d’Avorio: condannato, ma libero dal 2 giugno

Cronaca Frosinone

FIUGGI – Rabbia, delusione e soprattutto molta delusione. E’ il mix di sentimenti che ha espresso la moglie di Maurizio Cocco, il 62enne ingegnere ed imprenditore di Fiuggi che il prossimo 2 giugno, nel giorno della festa della Repubblica, tornerà ad essere completamene un uomo. Lo ha deciso il Tribunale di Abidjan, in Costa d’Avorio, al termine del processo che ha condannato l’imprenditore fiuggino a due anni di anni di reclusione per una presunta frode fiscale compiuta nel paese africano dove Cocco venne arrestato nel giugno 2022.

L’imprenditore di Fiuggi tornerà in Italia il 2 giugno e potrà, così, riabbracciare a moglie Assunta Giorgili e i figli. Lo farà solo nel giorno in cui scadrà la pena per la quale è stato condannato dai giudici di Abidjan. Sono gli stessi che avevano assolto Cocco dalle iniziali e gravi ipotesi accusatorie, quelle di narcotraffico e riciclaggio. Quello del 62enne ingegnere di Fiuggi è stat un autentico calvario che iniziò nel momento in cui fu accusato di aver ottenuto da un imprenditore italo-francese 300mila euro quale iniziale corrispettivo per la costruzione, in regime di subappalto, di un palazzo adibito ad ospitare uffici governativi. Cocco, assistito dagli avvocati Pasquale Cirillo e Angelo Testa ha sempre smentito questa ricostruzione affermando di aver emesso una regola fattura e soprattutto di aver depositato quel danaro su un regolare e normalissimo conto personale al temine di un’operazione avallata dalla direttrice di banca, la stessa che peraltro venne inizialmente indagata per essere poi scagionata.

La signora Assunta Santilli ha commentato favorevolmente l’esito finale del processo iniziato lo scorso dicembre nei confronti del marito di cui ha censurato la lunga e dolorosa detenzione preventiva in un penitenziario in cui erano recluse 15mila persone, dieci volte di più del numero consentito. La moglie di Cocco in questa vicenda, conclusasi con lieto fine , ha voluto vederci comunque il bicchiere mezzo pieno grazie all’intervento, anche se tardivo, delle nostre autorità diplomatiche in Costa d’Avorio (il vice console in servizio presso l’ambasciata d’Italia a Abidjan ha presenziato alle ultime udienze del processo e quella in cui è stata emnessa la senteza di condanna, peraltro scontata completamnnte). Su iniziativa della famiglia le pressione erano state avanzate dai deputati di Fratelli d’Italia Andrea Di Giuseppe e, ancorprima, da Paolo Pulciani, ai quali arrriva ora il ringraziamento della signora Assunta. Del caso si è occupata anche commissione Europea assicurando di aver finanziato progetti per migliorare le condizioni nelle carceri della Costa d’Avorio e per ridurre il tasso della custodia cautelare dietro le sbarre, come quella subita dall’ingegnere-imprenditore 62enne di Fiuggi.