Gaeta / Mancata approvazione rendiconto finanziario, minoranze di nuovo all’attacco del sindaco Leccese

Attualità Gaeta

GAETA – Se il consiglio comunale di Gaeta non è riuscito ad approvare entro il 30 aprile il rendiconto dell’esercizio finanziario 2023 è perché “questa volta, a differenza degli anni precedenti, non c’è stata alcuna proroga… siamo andati purtroppo lunghi con i tempi”. A dichiararlo è stato il sindaco Cristian Leccese, ora al centro di una polemica politica sollevata dalle minoranze e, più precisamente, dai consiglieri Emiliano Scinicariello (Partito Democratico), Sabina Mitrano(Gaeta Comunità di Valore) e Franco De Angelis (Insieme con Silvio D’Amante). Per loro il primo cittadino “rappresenta in modo esemplare l’incapacità, l’irresponsabilità e la superficialità con cui questa amministrazione affronta temi vitali per il futuro di Gaeta. Frasi del genere sono un assist a porta vuota, caro Sindaco. E certo che si va un po’ lunghi, e per forza!… Se regaliamo una dirigente al bilancio (Maria Veronica Gallinaro) ad altro ente (Istituti Riuniti del Lazio) qualche settimana prima, affidandone la sostituzione ad un ingegnere (il dirigente del Dipartimento Opere pubbliche Antonio Di Tucci), poi non si può pretendere che tutto fili liscio e nei tempi di legge”.

“Il bilancio è il cuore dell’attività politico-amministrativa, e si tende a sottovalutare la pesantissima ricaduta per i ritardi nell’approvazione dello stesso. E a quanto pare, si sottovalutano anche le tempistiche e gli adempimenti per arrivare, seppur in ritardo, all’adozione in Consiglio Comunale”- anno osservato i consigliei Scinicariello, Mitrano e De Angelis. Il sindaco Leccese in Consiglio comunale la scorsa settimana aveva anticipato come la Giunta “all’inizio della settimana prossima” conti di approvare il rendiconto e, nella stessa giornata, “potrà essere dato il via libera alla convocazione del consiglio comunale”.

“Sarebbe giusto il caso di ricordare al Sindaco, visto che nessuno glielo suggerisce dall’interno della Casa Comunale, che – hanno aggiunto i consiglieri Scinicariello, Mitrano e De Angelis – una volta approvato lo schema di rendiconti in Giunta, il Consiglio Comunale può, sì, essere convocato, ma non si potrà tenere prima che siano trascorsi almeno 20 giorni pieni dal momento in cui tutta la documentazione viene messa ufficialmente a disposizione dei Consiglieri Comunali per l’esame della stessa. E la documentazione non è soltanto quella voluminosa degli atti di bilancio, ma anche il Parere del Collegio dei Revisori. Chiaro, no? Ad occhio e croce, si arriva a fine maggio se tutto va bene…” I tre consiglieri di centrosinistra definiscono “incredibile” che “di questo dobbiamo soltanto noi “ad occuparcene, e non, ad esempio, i presidenti della commissione bilancio Gennaro Dies e del consiglio Comunale Davide Speringo. Dovrebbero essere loro a garantire l’agibilità politica di tutti i Consiglieri, il primo sulla specifica materia del Bilancio ed il secondo su ogni argomento che riguardi l’intera assise consiliare”.

Nei primi giorni della settimana arriverà la prevista diffida della Prefettizia ad adempiere inderogabilmente entro i successivi 20 giorni, pena lo scioglimento del consiglio comunale di Gaeta, e i consiglieri Scinicariello, De Angelis e Mitrano si dicono “meravigliati” come lo stesso sindaco di Gaeta Leccese “non valuti le conseguenze pesantissime di questo ritardo. Sembra quasi che non debba succedere nulla, giusto una brutta figura. Non è così, purtroppo per Gaeta! Ci saranno sanzioni, e qualcuno ne dovrà rispondere”.