Formia / 80° della Liberazione, intitolazione di “Piazza Aeronautica militare – Maresciallo Gennaro Rainone”

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FORMIA – Si è tenuta ieri mattina in via Olivastro Spaventola, a Formia, l’intitolazione, a cura di AAA Aviatori d’Italia sezione sud pontino, della piazza “Aeronautica Militare – Maresciallo Gennaro Rainone, Medaglia d’Argento e di Bronzo al Valor Militare”, che l’amministrazione comunale di Formia ha organizzato nell’ambito degli eventi per l’80° anniversario della Liberazione della città dalle invasioni nemiche, al termine della seconda guerra mondiale. Uno speciale omaggio celebrativo, disposto con delibera di giunta n.250 del 6 dicembre 2023, che è stato conferito al concittadino Gennaro Rainone, maresciallo di prima classe motorista dell’Aeronautica Militare, nato a Formia il 2 gennaio 1917 e scomparso nel 2008.

La cerimonia si è inaugurata con l’esibizione della Banda dell’Aeronautica Militare di Roma e della Compagnia d’Onore e con lo schieramento di formazione composto dal picchetto d’onore, la rappresentanza della forza armata, i gonfaloni dei Comuni di Formia, Minturno e Aprilia, dei labari delle associazioni combattentistiche e d’arma. E’ seguita la deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti degli “Aviatori d’Italia” con il comandante dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, Generale di Divisione Aerea, Luigi Casali – intervenuto in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea, Luca Goretti – il sindaco di Formia Gianluca Taddeo, il comandante del Presidio Aeronautico e Militare di Latina, Generale di Brigata, Pietro Spagnoli, il presidente della sezione Sud Pontino dell’Associazione Arma Aeronautica, Maggiore Salvatore Carta, ed il cappellano militare della 4^ Brigata, Don Pavlin Preka, che ha benedetto la corona d’alloro.

Il momento più atteso è stato lo svelamento della targa alla presenza dei figli di Rainone, Lorenzo e Annamaria. All’evento hanno presenziato anche la 4ª Brigata di Borgo Piave; i rappresentanti delle forze dell’ordine del territorio; i delegati dei Comuni di Aprilia, Minturno e Lenola; per il Comune di Formia la Segretaria generale Marina Saccoccia, gli assessori Giovanni Valerio, Luigia Bonelli, Rosita Nervino, Fabio Papa, il presidente del Consiglio Pasquale Cardillo Cupo e i consiglieri Caterina Nocella e Francesco Di Nitto.

Il sindaco Taddeo, nel suo saluto istituzionale d’apertura, ha orgogliosamente sottolineato il legame affettivo che il maresciallo Gennaro Rainone aveva con la città, che è fortemente legata all’Aereonautica per l’elevato numero di concittadini che indossano, e hanno indossato, l’uniforme azzurra. Testimoniata anche dalla presenza della Sezione “Sud Pontino” dell’Associazione Arma Aeronautica e di un monumento all’”Aeronautica Militare ed ai suoi aviatori” inaugurato il 25 settembre 2015 alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa.

“Siamo davvero felici di intitolare la piazza a questa figura importante, che ha reso onore e lustro al nostro territorio, per tramandarne il ricordo e la memoria anche alle future generazioni – ha dichiarato il sindaco – Il sincero augurio è che il suo altruismo e il suo spirito di sacrificio rappresentino un esempio ed un punto di riferimento per tutti noi. La giornata di oggi assume particolare rilevanza perché si è commemorata questa prestigiosa figura, ma il nostro pensiero va anche a tanti altri eroi e martiri che hanno sacrificato la propria vita per il nostro Paese. Ringrazio gli alti rappresentanti dell’Aeronautica Militare e in modo particolare la sezione sud pontino dell’Associazione Arma Aeronautica che ha voluto fortemente dedicare l’intitolazione di questa piazza ad un personaggio di grande spessore umano e di alto valore civile e militare, che ha sacrificato la sua vita al servizio della patria e degli altri”.

Il comandante dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, Generale di Divisione Aerea, Luigi Casali, nel corso del suo intervento, ha sottolineato che “è un orgoglio essere qui oggi a Formia ad onorare un eroe della nostra forza armata che ha difeso il suo Paese. Ricordiamo il suo coraggio, la sua dedizione, il suo amore per la patria e questo sia fonte di ispirazione per i giovani. Il suo spirito di sacrificio ci guidi e ci motivi in un momento storico che non è assolutamente semplice con una situazione internazionale complessa che vede gli uomini e le donne che vestono la divisa in giro per il mondo a cercare di portare avanti quella che è la missione di pace. Sono proprio le figure come il maresciallo Rainone che ci devono ispirare in questo nostro lavoro quotidiano al servizio della collettività. L’augurio è, ogni volta che passeremo per questa piazza, di ricordare il suo esempio per noi che indossiamo la divisa azzurra, per chi ha deciso di servire l’Italia, ma anche per tutti i cittadini e soprattutto per i giovani”.

La storia – Il valore di Gennaro Rainone è stato dimostrato principalmente nel periodo tra il 1934 e il 1941, anno del suo grave ferimento. Durante questi anni, fu inviato in Africa, ad Addis Abeba (capitale dell’Etiopia), dove contrasse il tifo e fu messo in quarantena. Successivamente, per circa due anni, fu destinato ad una squadriglia di ricognitori di posto, che avevano come missione il contrasto dell’avanzata inglese nelle terre dell’Impero. All’inizio del secondo conflitto mondiale, fu inviato prima a Ferrara e successivamente a Comiso, da dove il 1° giugno 1940 compì il primo bombardamento sull’isola di Malta. Dopo circa 4 giorni fu trasferito ad Alessandria d’Egitto, luogo dal quale partirono circa 25 missioni nel Mare Egeo, contro la flotta inglese.

Il 18 aprile 1941, durante una missione in cui doveva essere affondato un convoglio inglese, rimase gravemente ferito ad un piede. In quell’occasione Gennaro dimostrò il suo coraggio e il suo valore, poiché, nonostante l’aereo fosse stato colpito da un caccia inglese che proteggeva l’avanzata del convoglio, portò in ogni caso a termine la missione assegnata, sia affondando la nave divisa in due tronconi, sia abbattendo lo stesso caccia che aveva colpito il suo aereo. Al mitragliamento seguì un ammaraggio di fortuna, in cui Rainone, mantenendo il sangue freddo, sventò un’altra sciagura facendo rientrare il carrello, bloccato all’esterno del velivolo, pochi istanti prima che questo toccasse la superficie del mare. Una volta ammarati, i feriti superstiti salirono sul canotto di salvataggio, anch’esso forato per la mitragliata ricevuta e, in seguito, dopo circa 33 ore di patimenti nelle acque dell’Egeo, l’equipaggio fu messo in salvo da un idrovolante di soccorso.

A seguito di questa azione gli fu conferita la medaglia d’argento al valore militare con la seguente motivazione: “Rainone Gennaro, da Formia, Sergente motorista. – Specialista aerosilurante, partecipava ad una difficile azione contro convoglio nemico fortemente scortato e protetto da aerei da caccia. Gravemente ferito restava presso la propria arma e contribuiva ad abbattere un aereo nemico, assicurava così l’esito dell’attacco, conclusosi con l’affondamento di una grossa petroliera. Dopo l’ammaraggio di fortuna, con alto spirito di cameratismo coadiuvava i compagni per l’approntamento del mezzo di salvataggio. Riconfermava in questa occasione le sue alte qualità di combattente valoroso, già distintosi in precedenti numerose azioni di siluramento. – Cielo del Mare Egeo, 18 aprile 1941”.

Terminato il secondo conflitto mondiale fu destinato al 70° stormo presso l’aeroporto “Giulio Cesare Graziani”, dove ha prestato servizio fino al congedo. Durante la sua carriera militare, Gennaro Rainone fece più di 12.000 ore di volo e, per l’importanza delle sue imprese, ricevette anche i seguenti riconoscimenti:

•          Medaglia di bronzo al valor militare per i numerosi bombardamenti effettuati;

•          Diploma con medaglia d’oro, come premio dell’attività svolta in aeronautica;

•          Croce al merito di guerra per il periodo svolto in Africa dal 1937 al 1939;

•          Croce al merito di guerra per l’attività svolta durante il secondo conflitto mondiale;

•          Nomina a cavaliere della Repubblica da parte del Ministero della Difesa nel 1969.

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