Gaeta / Accoltellò il fratello e la sua compagna, disposta una perizia psichiatrica

Cronaca Gaeta

GAETA – C’è bisogno di una perizia psichiatrica per verificare la capacità dell’imputato di intendere e di volere e dunque di affrontare un processo penale. La richiesta è stata avanzata dalla difesa di Silvio Cacciatore, l’uomo di 61 anni di che nella notte tra il 15 ed il 16 giugno scorsi in un’abitazione nel quartiere di via Monte Tortona a Gaeta accoltellò gravemente il fratello e la compagna di quest’ultimo. 

L’istanza è stata di nuovo formalizzata davanti il collegio giudicante del Tribunale di Cassino dal legale di Cacciatore, l’avvocato Simona Amen, nella fase in cui il dibattimento, istruito dal sostituto procuratore Andrea Corvino, è già entrato nel vivo con l’audizione delle parti offese citate dalla Procura di Cassino. L’istanza della dottoressa Amen è stata ora accolta (rispetto all’udienza dello scorso 29 novembre) ed il collegio ha deciso di rinviare il processo al 30 aprile quando sarà nominato, appunto, un Ctu medico legale poi chiamato ad effettuare l’espletamento di una perizia psichiatrica nei confronti del 61enne.

Lo scorso novembre le persone rimaste ferite ricostruirono la lite che sfociò nell’aggressione indivuando quale possibile movente all’ormai difficile convivenza e all’uso delle stanze della casa, che fino a qualche tempo prima era abitata solo dai due fratelli di Gaeta. Le due versioni delle vittime non erano state, però, considerate collimanti. I due fratelli avrebbero litigato e Cacciatore avrebbe dapprima colpito il familiare in difesa del quale, nel tentativo di evitare il peggio, che poi c’è stato, è intervenuta la compagna. La dinamica di quanto accaduto era stata illustrata dallo stesso imputato nel corso dell’interrogatorio di garanzia, anche se l’uomo aggiunse che non aveva affondato il coltello ma solo ‘sfiorato’ con la lama il fratello e la donna. A chiedere ed ottenere l’intervento dei Carabinieri della locale Tenenza furono alcuni vicini che segnalarono la lite tra due fratelli conviventi con l’intervento di una terza persona, una donna. E le informazioni si rivelarono corrette: a terra fu trova la coppia sanguinante ed il 61enne che imbracciava ancora un coltello da cucina .