Itri / Servizio mensa scolastica, richiesta d’accesso agli atti dell’ex-capogruppo Di Mascolo

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ITRI – Perché il servizio della mensa scolastica al comune di Itri sta conoscendo qualche intoppo di troppo? Se lo chiede l’ormai ex capogruppo di Fratelli d’Italia al comune, Simone Di Mascolo che, facendosi portavoce delle istanze e dei disagi che stanno subendo i genitori di tantissimi bambini frequentanti l’asilo nido, la scuola primaria e quella d’infanzia, ha formalizzato la richiesta di accesso agli atti presso l’ufficio scuola del comune. Un fatto è certo: il corretto funzionamento sarà una delle prima grane di cui dovrà occuparsi, suo malgrado, il neo commissario Prefettizio nominato dopo le dimissioni (confermate) del sindaco Giovanni Agresti e, ancorprima, in seguito alla mancata approvazione del bilancio di previsione 2024.

“La richiesta di accesso agli atti – ha spiegato Di Mascolo – è finalizzata a fare chiarezza sul servizio prendendo visione di eventuali anomalie e difformità rispetto a quanto stabilito nel corso della fase di gara di appalto per l’assegnazione del servizio. Riteniamo assolutamente indispensabile, e qualora questa condizione non fosse rispettata, a dare battaglia sotto ogni fronte. Il nostro auspico è che il servizio in questione, proprio in virtù della sua delicatezza in quanto rivolto ai nostri bambini, continui ad essere impeccabile e soddisfacente in termini di qualità e rispetto delle norme cosi come avvenuto nel corso degli anni precedenti. Verificheremo e manterremo alta l’attenzione sulla questione mensa e continueremo ad essere a disposizione della collettività anche – ha concluso Di Mascolo alludendo al lungo periodo, quasi 15 mesi, di commissariamento Prefettizio – nella delicata fase che il paese si appresterà ad affrontare nel corso dei prossimi mesi.”

A occuparsi per primo di questi disservizi era stato l’8 aprile scorso l’ex sindaco ed ex capogruppo della lista di opposizione “Itri Facciamo Futuro”, Antonio Fargiorgio, che, destinatario di doglianze e segnalazioni “a pochi giorni dalla presa in carico del servizio da parte di nuovo soggetto”, aveva chiesto di conoscere le modalità di svolgimento di “un servizio da sempre un fiore all’occhiello della nostra Amministrazione”. Fargiorgio, più analiticamente, ha chiesto di conoscere gli atti di gara sulla cui scorta il servizio è stato affidato e di averne copia “anche ai fini di verificare il rispetto ad opera dell’aggiudicatario di tutte le condizioni previste nel relativo bando”.

L’ex sindaco ha sollecitato di avere di avere copia del contratto sottoscritto con la società aggiudicataria del servizio, “sia con riferimento alla qualità dei prodotti somministrati (per verificarne la tracciabilità e la provenienza), sia con riguardo al doveroso rispetto delle pertinenti norme di legge poste a tutela della sicurezza e della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici, oltreché degli stessi luoghi di lavoro”. L’ex primo cittadino ha evidenziato la necessità ed urgenza di beneficiare questa documentazione “non solo per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati nel servizio, ma anche per verificarne la correttezza in ogni sua fase procedimentale, con speciale attenzione alla provenienza e qualità dei prodotti somministrati ai bambini del locale Istituto scolastico”.

I bambini, fortunatamente, con la politica non hanno nulla a che fare.