Formia / Antimafia, i 5 Stelle chiedono al sindaco Villa un consiglio comunale straordinario

Formia Politica

FORMIA – Venerdì il sindaco di Formia, Paola Villa, ha relazionato nella Prima Commissione Antimafia della Regione Lazio. “Pur non condividendo molto del suo operato, oggi non possiamo che ringraziare e dare tutta la nostra solidarietà al sindaco Paola Villa per le sue dichiarazioni nella Prima Commissione della Regione Lazio che venerdì, su richiesta della consigliera del Movimento 5 Stelle Valentina Corrado, ha trattato il tema della criminalità organizzata nel sud pontino”. A dichiararlo gli attivisti del meetup Formia 5 Stelle, alcuni dei quali presenti alla Commissione tenutasi presso la sede del Consiglio regionale a Roma,

“Ci fa piacere sapere – sottolinea l’organizer Angela Puzone – che quello che chiedevamo in passato per il sud pontino, un presidio della Squadra Mobile e di forze maggiormente specializzate e di contrasto alla criminalità organizzata, richiesta peraltro ribadita anche dalla consigliera 5 Stelle Gaia Pernarella presente in Commissione, oggi sia un’esigenza sentita anche della Sindaca di Formia ma allo stesso tempo invitiamo la Prima Cittadina a convocare un Consiglio comunale straordinario dove l’Assise civica e la cittadinanza siano messe a conoscenza di quanto avvenuto in Consiglio regionale. Non vorremmo, considerata la pochezza delle forze di opposizione consiliare cittadina, da tre giorni colpevolmente in silenzio ai limiti dell’omertà, che il tema resti a livello regionale e crediamo sia più che opportuno riportarlo a conoscenza dei cittadini”.

“Il meetup Formia 5 Stelle e le tante persone oneste che ancora ci sono in questa città, e che mal sopportano che Formia sia associata e assoggettata alla prevaricazione camorristica cui la Sindaca ha fatto riferimento in Commissione nominando i dodici clan che vi vivono – concludono gli attivisti 5 Stelle -, non la lasceranno da sola come purtroppo vediamo sta avvenendo anche nei gruppi che sostengono la sua maggioranza e da cui, viceversa, ci saremmo aspettati messaggi di solidarietà e condivisione”.