Sperlonga / Nicola Reale lancia l’appello per riunire tutte le forze di opposizione

Politica Sperlonga

SPERLONGA – Non è caduto nel vuoto il monito lanciato dall’Arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari, che il 31 dicembre ha voluto officiare il Te Deum di ringraziamento in una comunità, Sperlonga, alle prese con non pochi scandali di natura giudiziaria e – secondo l’opposizione – di “agibilità democratica”. Il presule della Chiesa del Golfo nella gremita chiesa di Santa Maria Assunta, alla presenza del riabilitato sindaco Armando Cusani, aveva offerto un provocatorio commento alla prima lettura, tratta dal libro della Genesi, per lanciare un messaggio di rinnovamento. E la sua esegesi è partita proprio dall’analisi delle angustie dell’anziano patriarca, Abramo, ormai piegato nell’animo dalle tante guerre, vinte ma con tante uccisioni, a cui il dio degli ebrei promette una discendenza, mancante fino a quel momento. Più numerosa delle stelle.

“Ognuno è artefice del proprio destino – aveva concluso Vari, invitando i fedeli a non farsi mai prendere dallo scoramento – impariamo come Abramo a contare le stelle”. Questo ficcante diktat è stato raccolto dal movimento civico “Partecipazione attiva” guidato da mesi dal suo attivo coordinatore, l’ex capogruppo d’opposizione Nicola Reale. Archiviata la parentesi festaiola di Capodanno, Reale si è probabilmente ispirato alla breve ma provocatoria omelia dell’Arcivescovo di Gaeta per scrivere una lettera aperta ai suoi concittadini quelli che, insieme a Sperlonga, sono stati “catapultati in una situazione grave ed insostenibile, che ha determinato una sostanziale paralisi del paese”. Per Reale “amare il proprio paese vuol anche dire sentire sulle proprie spalle la responsabilità della sua vita e del suo futuro, esattamente come ci si sente responsabili di noi stessi e della propria famiglia. Responsabilità che diviene tanto maggiore quanto più ciò che amiamo è in pericolo o in difficoltà”.

Armando Cusani

Da qui una legittima richiesta di riscatto ma anche una pesante bacchettata all’attuale governance del palazzo municipale di piazza Europa: “Chi avrebbe dovuto avere la responsabilità, il buon senso e il dovere di porvi immediatamente rimedio non ha voluto o non ha saputo farlo, dimostrando così disinteresse, indifferenza e disprezzo per il bene della collettività, privilegiando i propri scopi personali piuttosto che il bene comune. I cittadini, dal canto loro, hanno avuto rispetto delle vicende personali di chi è stato accusato di gravi reati, hanno avuto pazienza, hanno dimostrato senso civico e maturità, attendendo fino ad oggi un segno di serietà e di dignità da coloro che sono stati eletti per governare il paese. Quel segno non è mai arrivato: nessuno di loro ha avuto il coraggio di muovere un dito per porre fine ad una situazione che ha infangato il nome di Sperlonga e la dignità degli Sperlongani. Ma ora la misura è colma. I cittadini non possono più tollerare di vivere in un paese lasciato allo sbando e ormai conosciuto in tutta Italia, a torto o a ragione, come un paese di corrotti e corruttori”.

Negli anni scorsi quando Armando Cusani, due volte presidente della Provincia, era l’uomo politico più potente del territorio pontino aveva come principale antagonista nell’agone politico di Sperlonga proprio Nicola Reale che ora lo attacca frontalmente e pesantemente: “Non è più possibile tollerare che un sindaco – reintegrato nelle sue funzioni amministrative dopo mesi di carcere, di arresti domiciliari e di obbligo di firma presso la locale caserma dei Carabinieri – possa ora anche permettersi il lusso e l’arroganza di essere costantemente assente dalla sede municipale, di non partecipare alle riunioni delle Commissioni e del Consiglio comunale, rinunciando, di fatto, ad assolvere ai suoi obblighi istituzionali”.

Da questo aspetto il movimento civico “Partecipazione Attiva” prende le mosse per lanciare un assalto finale che segue la richiesta inviata alla Prefettura di Latina circa la nomina di una Commissione d’indagine per verificare la consistenza degli elementi sui quali si fonda la proposta di scioglimento del Consiglio comunale di Sperlonga: “E’ giunto il momento per tutte le forze antagoniste presenti nel paese – conclude Nicola Reale – di assumersi fino in fondo e, senza ulteriori indugi, le proprie responsabilità, mettendo in campo una forte azione unitaria finalizzata a porre fine al vergognoso stallo in cui Sperlonga è stato condannata. Riteniamo che questa sia la condizione necessaria ed indispensabile per creare un solido punto di riferimento per tutti i cittadini che amano il paese e vogliono sentirsi partecipi e protagonisti della sua rinascita”.

In quest’ottica il movimento civico “Partecipazione Attiva” ha dichiarato la propria disponibilità a partecipare ad un incontro “di tutte le forze antagoniste” per definire un progetto, “chiaro e preciso” che “interpreti e realizzi la volontà di riscatto dei cittadini di Sperlonga”. Insomma una chiamata alle armi da parte del movimento civico “Partecipazione attiva” diretta all’attuale opposizione consiliare movimento civico ma – si sa – due rette parallele nel piano sono rette che non si intersecano in alcun punto. Purtroppo.

Saverio Forte