Ventotene / Caso profughi di Capalbio, l’idea di ospitarli sull’isola pontina

Politica Ventotene

VENTOTENE – Se Capalbio, buen ritiro di tanti vip, non vuole gli immigrati assegnati dalla Prefettura di Grosseto, siamo pronti noi a Ventotene ad accoglierli. Si sono appena spente le luci sul vertice trilaterale tra il premier Matteo Renzi, il presidente francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merke, che Ventotene continua a far di se per un’altra proposta che di sicuro susciterà polemiche e divisioni.

L’ha lanciata un’associazione che da anni propina un’idea diversa e concreta di federalismo, “Per l’Europa libera di Ventotene” di Andrea Patroni Griffi e Paolo Cutolo e la lista civica “Buona onda” fondata e presieduta dall’ex candidato a sindaco Gerardo Santomauro, secondo le quali il messaggio profetizzato da Altiero Spinelli si coniuga, sempre senza tentennamenti, con il messaggio dell’accoglienza.

Da qui l’idea di dar vita ad un’immigrazione, definita “controllata e selezionata”, per ospitare un gruppo di una cinquantina di richiedenti asilo, insomma almeno due-tre famiglie che con i loro bambini, in tenera età, possano perseguire due obiettivi. Si tratta di dar vita, da una parte, ad una processo di scolarizzazione e, dunque di formazione di cittadinanza europea, e dall’altra dare un futuro all’istituzione scuola della seconda isola pontina. Il gravissimo fenomeno dello spopolamento nella stagione invernale ha ridotto a soli sei i bambini iscritti, dalla prima alla quinta elementare, presso lo storico plesso di via degli Olivi.

Questo dato ha indotto moltissime famiglie isolane, che vivono quasi essenzialmente di turismo durante il periodo estivo, a trasferirsi con i rispettivi bambini sulla terraferma, a Formia facendo perdere alla scuola elementare di Ventotene quella autonomia che ora si può recuperare con l’arrivo degli immigrati invisi ai “vip” in terra di Maremma.

Saverio Forte