FORMIA – E’ stato trasportato presso i cantieri Simeone di Formia il peschereccio affondato ieri notte sulla banchina del Molo Azzurra. A seguito del recupero operato dai vigili del fuoco di mare e di terra del distaccamento di Gaeta con l’ausilio del sub esperto Salvatore Gonzales e della gru dei cantieri Off Shore, sono partite immediatamente le indagini. 
Dalle prime indiscrezioni sembra che la capitaneria di porto di Gaeta, intervenuta in appoggio all’ufficio locale marittimo di Formia, siano indirizzati verso l’ipotesi della falla. I guardiacoste del comandante Alberto Meoli avrebbero infatti riscontrato infiltrazioni alla carenatura dello scafo di 13 metri, nella “parte viva” al di sotto della prua che avrebbero portato Uragano, il cui armatore è residente a Mondragone, ad andare a fondo.
Sul fronte inquinamento la tempestività dell’intervento con la delimitazione dell’area e l’applicazione delle panne antinquinamento, ha evitato che si propagassero sversamenti di carburante. L’affondamento aveva suscitato particolare interesse perché avvenuto nel cuore della notte su un fondale di 3 metri e mezzo, quando l’imbarcazione era attraccata ed il mare pressoché calmo.
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