Gaeta / Cantieri pubblici fermi, è bagarre nell’ultimo Consiglio comunale

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GAETA – Opposizioni di centro sinistra all’attacco nel consiglio comunale di Gaeta relativamente ai tanti cantieri aperti in città ma senza la necessaria copertura finanziaria, sospesi e mai più riprese dopo essere stati misteriosamente “spacchettati” relativamente all’appalto dei singoli lotti (l’Anac ha legittimato ma anche consigliato di evitare questa “procedura abitudinaria”) e sigillati dall’impresa appaltatrice per la mancata liquIdazione dei costi nel frattempo lievitati. Queste tematiche hanno esaltato come non mai i capigruppo del Pd e della lista “Insieme per Silvio D’Amante sindaco”, Emiliano Scinicariello e Franco De Angelis, nel corso di una seduta che, tornata a riunirsi dopo mesi di attesa, ha visto costretto il presidente d’aula Davide Speringo a dover fare gli straordinari nel permettere alla discussione, di tanto in tanto, di allontanarsi dal suo giusto alveo istituzionale e dialettico. Ma le querelle riguardanti i cantieri fermi per la riqualificazione di Molo Santa Maria, di piazza Risorgimento, dell’ex Caserma Americana e di altri micro interventi di entità inferipre si sono rivelati tanti processi di Norimberga per chi queste opere le ha promesse con vanto, l’ex assessore ai Lavori Pubblici Simone Petruccelli, ma costretto alle dimssioni (o dimessosi volontariamente in base agli accordi interni alla maggioranza Leccese) poco più di un paio di settimane.

E così l’interlocutore dei battaglieri consiglieri Scinicariello e De Angelis non poteva non essere il sindaco di Gaeta Cristian Leccese che, uscito di scena l’assessore-finanziere Petruccelli, , ha assunto ad interim la pesantissima delega ai Lavori Pubblici con risposte quasi sempre monocorde: l’amministrazione da lui guidata si sta attivando per la riapertura di cantieri sulle cui procedure di attivazioni sta lavorando a fari spenti il gruppo di Formia della Guardia di Finanza, lo stesso corpo in lavora e lavorava il contestato ex assessore Petruccelli. Nell’aula consiliare del comune di Gaeta, tra le rituali intemperanze verbali dell’ex sindaco di Forza Italia Massimo Magliozzi – nel suo mirino è finito di nuovo il presidente del consiglio Speringo per aver concesso troppo tempo alle minoranze per la discussione delle interrogazoni e interpellanze presentate da mesi – è calato il gelo quando il capogruppo Dem Scinicariello ha annunciato con un linguaggio criptico di aver denunciato l’ex assessore-finanziere Petruccelli. Ha fatto riferimento ad un suo commento pubblicato sui social prima di uscire di scena in cui aveva chiesto di conoscere ‘quali interessi motivano il consigliere Scinicariello a tenere chiusi i cantieri a Gaeta’. Il capogruppo del Pd non si è scomposto aggiungendo che di “queste frasi qualcuno dovrà rispondere in altre e più importanti sedi”.

Che la situazione abbia preso una piega decisamente diversa rispetto alle più pessimistiche previsioni l’hanno fatto intendere il tono, decisamente più cadenzato, dell’intervento di Scinicariello e le continue telefonate che nel frattempo che arrivavano, senza alcuna risposta, sul telefonino del presidente Speringo. Dall’altra parte del filo – come si dice- c’era l’ex assessore Petruccelli che, tra qualche sorriso malizioso di alcuni ex colleghi di Giunta, ora dovrà gestire il danno (la denuncia penale per diffamazione presentata davanti il corpo in cui lavora) dopo la beffa subita per essere stato costretto a lasciare l’assessorato.

Un altro momento “caldo” del consiglio comunale di Gaeta è stato registrato quando si è trattato di surrogare l’ex consigliere comunale Angelo Magliozzi, dimissionario dopo aver fatto ritorno in Giunta quindici giorni fa assumendo le deleghe assegnategli dal sindaco Cristian Leccese: turismo, ai grandi eventi, attività produttive, industria, commercio e artigianato, valorizzazione del patrimonio e marketing territoriale, rapporti con gli enti interessati. I consiglieri d’opposizione Scinicariello, De Angelis e Sabina Mitrano hanno abbandonato platealmente i banchi del consiglio comunale per protestare la “consuetudine” procedurale seguita ancora una nuova dalla segretaria comunale Patrizia Cinquanta. Per questa “consuetudine” i tre rappresentanti di opposizione hanno preannunciato una circostanziata e severa lettera al Prefetto di Latina per raccontare quanto di anomalo si è verificato in aula. Per la cronaca a prendere il posto di Magliozzi è stato il primo dei non eletti della lista “Mitrano nel cuore”, l’attuale e apprezzato delegato allo sport del comune di Gaeta Gigi Ridolfi.

Scincariello, De Angelis e Mitrano sono stati chiari quando hanno definito suscettibile di un potenziale ricorso la delibera di surroga di Magliozzi. Il motivo? Ridolfi è tornato a far parte sì del consiglio comunale ma proceduralmente prima di lui tre candidati più votati – gli assessori Lucia Maltempo e Simone Maltempo ed il delegato ai centri anziani (e componente della segreteria particolare del sindaco Leccese) – si sono dimessi da …potenziali consiglieri comunali quando questo “status” alcune settimane fa non l’avevano e non l’avrebbero mai potuto rivestire senza l’avallo dell’aula. Questa prassi non è stata accolta con il sorriso sulle labbra dal neo consigliere Ridolfi, la cui riconosciuta correttezza avrebbe meritato una procedura che, pur essendo tanto lineare, non si è rivelata tale. Non è la seconda volta , anche dal punto di vista procedurale, che una situazione del genere si sia verificata nel cosiglio comunale di Gaeta. Per entrare in Giunta al posto della dimissionaria assessora ai servizi sociali Lucia Maltempo il neo vice sindaco del comune Gianna Conte dovette dimettersi da consigliere comunale. A sostiuirla fu Michela Di Ciaccio ma – secondo le minoranze – la segreteria comunale avrebbe compiuto lo stesso errore di lunedì mattina. La consigliera Di Ciaccio in quel momento storico non era la prima dei non eletti della lista “Mitrano nel cuore”. Per arrivare a lei dovettero rinunciare al mandato consiliare i candidati con un maggiore numero di voti. Ma lo fecero privatamente nel senso che le loro rinunce andavano certificate con l’istituto della surroga ma inderogabilmente solo e soltanto in consiglio comunale. “Invece qualcuno ha voluto effettuare un’inutile prova muscolare – ha tuonato il presidente della commissione Trasparenza del comune di Gaeta Franco De Angelis- quando le surroghe dei candidati consiglieri che precedevano il collega Gigi Ridolfi, al quale auguro buon lavoro, sarebbero dovute essere contemplate nella stessa delibera di surroga e sarebbe bastato poco meno di un minuto. Ora ci faremo sentire dal Prefetto”.

Ritirata la mozione a firma dei tre consiglieri di opposizione riguardante l’”adesione al protocollo d’intesa per la regolarità e la sicurezza del lavoro nel settore degli appalti pubblici di lavori della provincia di Latina”, un altro momento cardine del consiglio comunale di Gaeta c’è stato quando uno degli argomenti delle cinque delibere di Giunta da ratificare con i poteri del consiglio comunale (perché approvate con i poteri della variazione di bilancio) è stata trasformata in una piccata polemica dal capogruppo del Pd Scinicariello. Nel suo mirino è finita la delibera di Giunta numero 52 dell’11 marzo scorso che ha preso atto del maxi stanziamento della Regione Lazio, 370mila euro, per finanziare l’ultima edizione dell’iniziativa denominata “Festival dei giovani”.

”Dobbiamo prendere atto come fondi pubblici arrivino al comune di Gaeta che – ha tuonato Scinicariello – li utilizza, a mo di ‘marketta’, per finanziare un evento organizzato da un ateneo privato. Almeno questa amministrazione, come quella precedente, avesse avuto il buon gusto di invitare un paio di importanti università pubbliche che sul nostro territorio laziale non mancano fortunatamente”. Il sindaco Leccese, sempre più bravo come boxeur incassatore, ha provato a difendere questa iniziativa “a cui hanno partecipato oltre 30mila persone con innegabili vantaggi per l’economia turistica della città”. A partecipare a questa guerra dei numeri è stato il consigliere Scinicariello: “Fermo restando che nessuno ha avuto lo strimento, qualsiasi, per quantificare queste persone che comunque a Gaeta hanno lasciato poco o nulla. Molti di questi ospiti hanno pernottato nei comuni limitrofi per i prezzi impossibili praticati di tanti nostri ‘B&b”. Un’amministrazione più saggia e credibile avrebbe dovuto concertare con la categoria costi più a misura e a portata di mano per le tasche di questi ragazzi. Altro che…”

Subito dopo l’intervento di Scinicariello la maggioranza Leccese è apparsa come un pugile all’angolo quando il consigliere gastroenterologo Luca Gallinaro ha pronunciato la frase cult dell’intera seduta. Lamentando i ritardi del comune di Gaeta per sostenere i festeggiamenti (in programma il prossimo 10 maggio) per il 170° anniversario della fondazione dell’istituto nautico “Giovanni Caboto” , il dottor Gallinaro ha inviato un micidiale siluro terra-aria all’indirizzo dei vertici dell’amministrazione comunale sulla gestione dei 370mila euro arrivati dalla Regione: “Quei soldi, che sono tanti, se li avessi avuti io come medico li avrei spesi per curare le persone…”.

Ma il consigliere comunale Gallinaro lo sa che quella variazione di bilancio a favore del festival organizzato dall’università privata è stata avallata dalla dirigente del settore finanziario del comune di Gaeta che altro non è che sua sorella, Maria Veronica?