Formia/ Futuro Rifiuti zero: presentato il piano industriale, le criticità eccepite dalla consigliera Arnone

Attualità Formia
FORMIA – Due dirigenti lautamente pagati con una conclusione indiscutibile: la Futuro Rifiuti zero dal 2023 attende di avere un proprio piano industriale. Torna nel mirino delle opposizioni consiliari il dirigente del settore Lavori pubblici (e in questo caso) e ambiente del comune di Formia Giuseppe Viscogliosi. Una sua determinazione dirigenziale è finita sotto la lente d’ingrandimento del capogruppo di “Guardare oltre” Imma Arnone. Il dirigente di Arpino ha impegnato 20mila euro per incarica “senza un’ evidenza pubblica , sulla fiducia” ad un ingegnere di Angri, il 55enne Domenico Novi, per il “supporto tecnico” da dare allo stesso dirigente Viscogliosi per valutare il Piano Industriale della FRZ.
“Dobbiamo senz’altro credere all’ingegnere Novi quando sostiene che il tecnico incaricato è fornito di elevata esperienza nel settore della gestione dei servizi legata all’igiene urbana ma devo ricordargli che il dottor Novi è stato scelto senza un’evidenza pubblica e senza una valutazione di spesa!”.  E Viscogliosi, leggendo la determina d’incarico, è stato come non mai veloce: il 27 marzo, mercoledì santo, ha chiesto la disponibilità all’ingegnere salernitano ed il 2 aprile, martedì subito dopo pasqua, ha ottenuto l’accettazione del tecnico di Pagani. Sin qui tutto inappuntabile tranne che per un particolare dal quale si sentirebbe odore di danno erariale.
Il capogruppo Arnone ricorda che nel gennaio 2023, lo stesso comune di Formia incaricò e liquidò 14.500 euro all’ingegnere Francesco Girardi per la redazione del Piano Industriale della Futuro rifiuti zero .Con quali conclusioni? Le evidenzia la stessa capogruppo di “Guardare Oltre”: “Il piano industriale della nostra società municipalizzata per la gestione del ciclo dei rifiuti non è stato mai più pubblicato negli ultimi 15 mesi e lo doveva essere non tanto prima dell’approvazione del bilancio di previsione quanto di quella del Piano economico finanziario (Pef)  del 2023. Lo stesso Girardi è apparso un momento e poi sparito”. Parole dure quella dell’Arnone se rapportate alle finalità della nomina di Novi. Nonostante esista un tecnico incaricato per la redazione del piano industriale della “Frz” , l’ingegnere di Pagani deve eseguire l’incarico di supporto tecnico al Rup.
Un fatto è certo: il comune di Formia il 19 marzo scorso ha chiesto all’amministratore unico della “Frz” Raffaele Rizzo il piano industriale aggiornato che ha avuto quattro giorni più tardi. Con queste finalità: innanzitutto valutarlo ed approvarlo e “valutare le eventuali ragioni del mancato ricorso al mercato ai fini di un’efficiente gestione del servizio illustrando i benefici per la collettività della forma di gestione prescelta con riguardo agli investimenti, alla qualità del servizio stesso, ai costi dei servizi per gli utenti, all’impatto sulla finanza pubblica, nonché agli obiettivi di universalità, socialità, tutela dell’ambiente e accessibilità dei servizi“.
Belle parole che condivide la dottoressa Arnone che censura apertamente l’operato di Viscogliosi e dell’amministratore Rizzo nel momento in cui scrive apertamente che “un parere tecnico costa di più della sua  redazione. Ci troviamo di fronte un amministratore ed un dirigente che non sono in grado in autonomia di fare quello che sono stati chiamati a fare. E Poi a cosa serve questa relazione per la quale è stato nominato Novi? A decidere forse sul futuro della Frz?”. Intanto la società pubblica che gestisce il ciclo dei rifiuti nei comuni di Formia e Ventotene continua a brillare nelle spese a pioggia e senza controlli per i propri consulenti di fiducia: “Il controllo analogo non è stato mai attivato dal comune di Formia e basti elencare l’entità delle parcelle legali dell’avvocato della società. Con il suo importo totale – ha concluso Imma Arnone – sarebbe stato sufficiente istituzionalizzare la nascita di un’avvocatura interna stabile. Ma così non è..”.
Intanto, nonostante le severissime perplessità di tantissimi dipendenti (che si considerano protagonisti, loro malgrado, di un ‘punitivo’ Grande Fratello) e della Funzione pubblica della Cgil, l’amministratore unico della Futuro Rifiuti zero Raffaele Rizzo ha reso noto di aver ultimato un altro investimento finalizzato al potenziamento, secondo molti dipendenti “al limite dell'”umano”, del sistema di videosorveglianza presso il centro di raccolta in località  ex Enaoli.
“E’ stata data copertura a tutto il parcheggio degli automezzi aziendali e all’area dedicata alla raccolta degli sfalci e delle potature – ha commentato Rizzo- Sono state sostituite le telecamere non funzionanti e migliorato il sistema di visualizzazione delle immagini. Dopo la chiusura dei lavori e trascorso un brevissimo periodo di prova sono state adottate tutte le prescrizioni impartite dal Dpo aziendale, in linea con quello che è l’accordo sindacale sottoscritto il 15 giugno 2018 – ha concluso Rizzo-  Questa iniziativa si è resa necessaria per garantire una maggiore tutela del patrimonio aziendale (prevenzione incendi dolosi, eventi accidentali, danneggiamenti a mezzi/ attrezzature, sicurezza degli accessi e dei lavoratori) nell’ottica di un continuo miglioramento della sicurezza dell’azienda”- ha concluso l’Amministratore Unico della Futuro Rifiuti zero.