Formia / Ato4: la conferenza dei sindaci boccia i dissalatori

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FORMIA – La carenza idrica nel sud pontino e, a Formia in particolare, non può essere risolta con la dissalazione. Gli impianti previsti presso il molo Vespucci, almeno per il momento, devono essere stralciati dal piano dell’emergenza per il quale la Regione Lazio aveva erogato lo scorso 15 dicembre scorso un contributo straordinario di un milione e 530mila euro stanziato in estate dal governo Gentiloni, per far fronte all’emergenza idrica. L’ha deciso, al termine di una seduta fiume durata quasi sei ore, con un voto quasi unanime l’assemblea dei sindaci dei 32 comuni facenti parte dell’Ato 4. Ha prevalso dunque la volontà del comune di Formia, che rappresentata dal sub commissario Antonio Luigi Quarto e dall’avvocato Sabrina Agresti, ha chiesto ed ottenuto dalla conferenza dei sindaci di confermare la sua stessa decisione del 26 luglio 2017 di stralciare la realizzazione dei temuti ed impattanti dissalatori dal Piano degli interventi per la crisi idrica elaborato dalla Regione Lazio.

sub commissario Antonio Luigi Quarto

La decisione dei comuni ha, per certi versi, sconfessato l’operato seguito all’assemblea de luglio scorso dell’Ato della sua segreteria tecnica operativa che, contrariamente alla volontà del suo organo politico, era andata oltre e aveva concluso il 2 ottobre la conferenza dei servizio ottenendo tutti i pareri di legge, compreso quello della Regione Lazio, per l’installazione dei dissalatori. L’assemblea dell’Ato 4 ha invece deciso di riinvestire il milione 530 mila con una nuova finalità funzionale: 650 mila per potenziare la ricerca delle perdite idriche in alcuni comuni della fascia lepina della provincia di Latina (lungo la rete servita dalla sorgente di Sardellame), per realizzazione tre nuovi collegamenti, dell’allestimento di alcuni pozzi a Roccagorga e per la ricerca di nuovi sorgente ad Amaseno e i restanti 900mila circa per realizzare altri due campi pozzi in località “Acervara”, ai confini dei comuni di Formia, Itri e Gaeta.

Sindaco Gerardo Stefanelli

Al dibattito inizialmente aveva partecipato anche il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli che con un emendamento ad hoc ha chiesto ed ottenuto la riconferma dei cofinanziamenti del Servizio idrico integrato per la realizzazione del collegamento con la condotta di Cellole e per la sostituzione della condotta principale da Capodacqua a Minturno e, soprattutto, di anticipare al biennio 2018/2019 gli, investimenti, pari a circa 5 milioni di euro, per il risanamento di 250 chilometri di adduttrici principali in attesa – ha aggiunto il sindaco di Minturno – dell’ufficializzazione del finanziamento di 4 milioni di euro dal Ministero dell’ambiente per ulteriori interventi sul territorio per continuare la battaglia, infinita, sul recupero dispersioni fisiche. L’andamento dello svolgimento dell’assemblea dei comuni dell’Ato 4 è stato in discesa. Veniva infatti ritirato, pertanto, il punto iniziale dell’ordine del giorno con cui i sindaci avrebbero voluto e/o dovuto deliberare un’ opposizione al ricorso del Tar presentato dal comune di Formia – che ancora fa parte dell’assemblea dell’Ato 4 – contro l’esito della conferenza di servizio che, di fatto, ha autorizzato l’installazione dei dissalatori. Il Comune ritirerà a questo punto anche il suo ricorso? Nessuno si fida più e questo provvedimento sarà assunto dall’avvocatura solo quando la responsabile della segretaria tecnico operativa della stesso Ato 4 Angelica Vagnozzi adotterà una propria determina con cui revocherà, a sua volta, il suo verbale di inizio ottobre di conclusione, positiva, della conferenza di servizio.

Paola Villa
Paola Villa

Nei giorni in cui tutti sono attivamente affaccendati per capire lo scenario in fase di allestimento per le elezioni politiche e regionali del 4 marzo l’unica a commentare l’esito della conferenza svolta presso l’aula consiliare dell’Amministrazione provinciale di Latina è stata la candidata del movimento “Città in Comune” Paola Villa: “I sindaci dell’Ato 4 hanno definitivamente messo la parola fine su una vicenda iniziata l’estate scorsa. Per chi non ricorda, si parlo’ la prima volta di dissalatori, durante la conferenza dei sindaci il 21 giugno 2017, per poi ritrovarceli nelle misure emergenziali, decise dalla Regione Lazio e finanziati dal decreto del presidente Zingaretti lo scorso 15 dicembre. Da subito i cittadini del golfo hanno detto di “no” alla loro istallazione, il Golfo ha fatto “comunità”, si e’ unito ed ha espresso la sua volonta’ con manifestazioni, comunicati, incontri. Coinvolgendo tutte le istituzioni, dal garante idrico regionale al Prefetto di Latina. Vanno ringraziati tutti quei cittadini che non si sono mai arresi, non sono mai scesi a compromesso, ed hanno argomentato con i fatti, le loro motivazioni. Va oggi ringraziato anche il Commissario Prefettizio di Formia – ha concluso la professoressa Villa – che senza esitazione ha difeso, attraverso il sub commissario Quarto, tutte queste motivazioni ribadendo con il proprio voto la volonta’ dei cittadini”.

Saverio Forte