Internet: informazione, evasione, cultura. L’online ai tempi del Coronavirus

Tempo libero

TEMPO LIBERO – Che Internet sia sempre stato una risorsa, questo è indiscutibile. Fin dai suoi esordi la Rete ha infatti via via preso piede nelle abitudini quotidiane delle persone, a partire – come nel periodo iniziale della sua diffusione – dalle prime ricerche sul web, fino ad arrivare ad essere un punto di riferimento importante per molti e svariati settori della vita quotidiana, dal commercio elettronico al divertimento, passando per l’impatto globale dei social network, che di per sé hanno modificato tendenze e stili di vita.

Mai come oggi la Rete si rivela comunque indispensabile nella vita delle persone, che in questo inizio di 2020 sono state colpite dall’epidemia mondiale del Coronavirus e, di conseguenza, da forti provvedimenti restrittivi ai fini della salute generale, i quali impongono, il più possibile, di restare nelle proprie abitazioni per evitare la diffusione di un virus che ha già purtroppo prodotto molti malati e molte vittime, in Italia come nel mondo.

Ne risentono, di certo – ai fini comunque primari della sanità pubblica nazionale e mondiale – le attività lavorative e gli spostamenti di qualunque genere – anche da comune a comune di una stessa città, come avviene in Italia – ma pur vero è che, anche in condizioni di restrizione, la vita non si ferma.

Pur vero è che, come si sa, il decreto emanato dal Governo italiano – che include tutta l’Italia in una “zona rossa” ad alto rischio – consiglia – ove possibile – l’utilizzo del telelavoro, bloccando contemporaneamente tutte le attività sportive – campionati compresi – a porte chiuse, oltre che gli spettacoli cinematografici e teatrali, imponendo inoltre una chiusura serale anticipata alle ore 18 di pub e ristoranti.

 

Ed è qui che la Rete amplifica il proprio ruolo di fonte di informazione, intrattenimento e divertimento.

I dati rispetto alla tendenza dell’utilizzo del web come strumento privilegiato di ricerca di notizie ed entertainment erano già chiari, come dimostrano le principali ricerche in merito, che, già dal 2019, hanno visto prevalere peraltro alcuni settori.

Secondo alcuni recenti dati provenienti dalla ricerca di comScore, in base alla concentrazione della popolazione digitale, emergono infatti alcuni colossi importanti dei vari settori, come:

 

  • Google Sites (89 per cento di concentrazione del popolo web)
  • Facebook (74 per cento)
  • Gruppo Editoriale Espresso (con ben 15 milioni di utenti)

 

Se social network e fonti di informazioni virtuale continuano a tenere testa – come spiegano anche le ricerche provenienti dalle fonti dei Google Trends – è pur vero che altri comparti importanti dell’economia digitale, come ad esempio le prenotazioni turistiche, stanno risentendo, in negativo, della nuova situazione. Nonostante ciò, iniziative come quelle dei tour virtuali dei musei da casa consentono di godere comunque delle bellezze del Paese, permettendo altresì un’alternativa di intrattenimento.

Per quanto riguarda un altro dei comparti privilegiati nel campo dell’intrattenimento degli italiani, online e offline, ovvero i casinò – che hanno fatto registrare, in ambito web, oltre 19 milioni di spesa soltanto nel settembre 2019 –  va detto che anche in questo caso Internet si rivela importante, vista pure l’attività degli appositi siti di comparazione, che continuano a proporre indicazioni agli utenti, tra cui una panoramica su netbet casino nonché su altri operatori, in risposta anche alle attitudini già dimostrate in tempi normali .            Si tratta, in questo caso, di un settore sicuramente vicino agli utenti telematici, anche e soprattutto ai tempi del Coronavirus, visto che gli ultimi trends di ricerca di Google hanno fatto registrare un incremento rispetto a termini correlati come “online casino games” (+140 per cento) e “gta online casino” (+ 1000 per cento).

 

La cultura continua, anche grazie al web

Importante è dire che anche la cultura non si è fermata con le necessarie disposizioni governative in materia di contenimento del virus.

Numerose sono infatti le proposte degli operatori e degli addetti ai lavori, anche in relazione all’uso delle nuove tecnologie a fini didattici ed educativi, data la necessaria chiusura delle scuole per un determinato periodo.

Alcune iniziative provenienti da parte di editori locali, come quella di donare un libro, in formato digitale, alle popolazioni in quarantena – prima dell’attuazione dell’attuale decreto che uniforma la condizione degli italiani – confermano l’attitudine a mettere la cultura al centro della vita delle persone, al pari dell’informazione e del divertimento.