Novità importantissima quella introdotta dal Decreto Semplificazioni. Ora la ricetta vale per un anno se riguarda queste patologie
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Semplificazioni diventa pienamente operativo un nuovo provvedimento che riguarda numerosi utenti che usufruiscono delle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

In particolare, per i pazienti che sono in cura per malattie croniche è prevista una semplificazione operativa per quanto riguarda la prescrizione di farmaci da assumere in modo continuativo. In pratica, per alcune patologie, la ricetta medica assume validità annuale. Il paziente, pertanto, non deve più recarsi necessariamente dal proprio medico di famiglia per rinnovare ogni mese un documento di fatto identico al precedente.
Sta al medico, valutata la stabilità clinica del paziente, la possibilità di prescrivere tramite la ricetta dematerializzata la quantità di farmaci necessaria da assumere per un periodo massimo di 12 mesi, indicando posologia, dosaggio e numero di confezioni dispensabili dal SSN. Una procedura che non obbliga ovviamente il paziente a fare scorta di farmaci per un anno. Sarà il farmacista a consegnargli il quantitativo sufficiente per almeno 30 giorni di terapia. Al contempo, la ricetta con validità annuale non elimina la supervisione del medico di famiglia che mantiene la possibilità di intervenire per adattare eventualmente il trattamento terapeutico alle mutate condizioni del paziente.
Ricetta medica annuale, per quali patologie è prevista
La possibilità per il medico di famiglia di emettere una ricetta medica con validità annuale è prevista per le seguenti patologie:
- diabete mellito di tipo 1 e 2
- ipertensione arteriosa
- asma persistente
- patologie tiroidee
- artrite reumatoide e altre malattie reumatologiche croniche
- epilessia stabilizzata
- osteoporosi
- insufficienze renali croniche
- disturbi psichici che richiedono trattamento continuativo
- morbo di Parkinson
- demenze nelle fasi iniziali
- terapie anticoagulanti e anti aggreganti

L’introduzione della ricetta medica annuale è stata valutata positivamente dalla Federazione dei medici di medicina generale. Con questa misura di semplificazione, infatti, il medico può concentrarsi maggiormente su attività ritenute più prioritarie nell’assistenza ai pazienti. Al contempo però la Fimmg ha ribadito come questa procedura non deve essere applicata in modo generalizzato ma solo a pazienti che hanno una malattia stabilizzata e una buona risposta alla terapia farmacologica adottata.
A proposito di ricette mediche, il Decreto Semplificazioni ha introdotto un’ulteriore facilitazione per i pazienti con il riconoscimento del valore prescrittivo della documentazione rilasciata da ospedali e pronto soccorso al momento delle dimissioni. Di fatto, il paziente può subito ritirare i farmaci prescritti nel referto senza passare necessariamente dal medico di famiglia per la prescrizione tramite la ricetta dematerializzata. In questo modo, il paziente può iniziare subito le cure post ospedaliere senza un ulteriore passaggio burocratico.





