GAETA – Il cielo d’Irlanda è sopra Gaeta. Sopra duemila cellulari che ondeggiano e inquadrano quei capelli rossi. Interpretano dagli anni ottanta i dilemmi del cuore immaginati dai più grandi cantautori italiani. Sceglie una formazione agile Fiorella Mannoia per il suo “Combattente Tour”. All’Arena Virgilio si presenta senza fiati né archi, ma con batteria e percussioni a dare vivacità ad uno spettacolo di quasi due ore. Da “Caffé Nero Bollente”, esordio Sanremese (1981), a “Le notti di maggio” passando per Ivano Fossati, Chico Buarque e Franco Battiato.
Lo spettacolo fila via per le meno giovani tra i sospiri di Lucio Dalla – “Ah felicità” – mentre le ultime generazioni hanno un sussulto e si riversano sotto il palco sulle note di “Che sia benedetta”, successo che ha visto la cantante di nuovo in gara al festival ligure dopo una lunga pausa. Un calore inaspettato che costringe l’artista ad interrompere per qualche minuto il concerto. Poi il grande finale con il Vasco nazionale – “Sally” – ed a chiudere, l’attesissima “Quello che le donne non dicono”.
Ma la sintesi dei 49 anni di carriera è affidata proprio al “Cielo d’Irlanda”, con un balletto improvvisato che scalda il cuore anche del pubblico più restio alle emozioni. Dal palco Fiorella dà fondo alle sue ultime energie e saluta il pubblico facendo tintinnare i piatti della batteria con le bacchette. Tornerà a settembre sul piccolo schermo conduttrice di “1,2,3 Fiorella”, programma in due puntate in onda su Rai 1.
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