Minturno / Spari allo studio legale, per Maurizio Faticoni la matrice è politica

Minturno Politica

MINTURNO – Un episodio non collegabile a questioni personali né professionali. Lo ha detto a chiare lettere il candidato a sindaco di Minturno Maurizio Faticoni, nel corso della conferenza stampa tenuta ieri mattina presso la propria sede elettorale in merito al colpo di fucile da caccia esploso sabato sera sul portone d’ingresso del palazzo dove si trova il suo studio legale. E non esclude che possa riferirsi ad una matrice politica, visto che è accaduto proprio all’avvio della campagna elettorale.

“Si tratta – ha dichiarato – di un episodio gravissimo per il nostro territorio. Mi sento sereno ma mi spiace che la campagna elettorale venga inquinata da tali fatti. Il primo a chiamarmi è stato Gerardo Stefanelli al telefono e anch’io l’ho chiamato quando ho saputo degli imbrattamenti alla sua sede elettorale. Mi ha fatto piacere ricevere gli attestati di solidarietà da tutte le parti, compresi anche gli altri candidati a sindaco. Non ho mai sentito il suono delle fucilate all’inizio di una campagna elettorale e ne ho fatte tante. Questa novità che mi sorprende, sono episodi che non appartengono a questo territorio. Non è di certo questa l’immagine migliore per il nostro paese”.

Faticoni ha esternato la propria soddisfazione nell’apprendere della nota di solidarietà dell’Ordine degli Avvocati di Latina, come pure le telefonate del candidato a sindaco del capoluogo Enrico Forte e del segretario del Partito Democratico provinciale Salvatore La Penna. “Con loro – ha spiegato Faticoni – abbiamo fatto una riflessione di carattere politico: questo episodio non può essere lasciato nel dimenticatoio. Chiederemo un incontro al Prefetto. Se tale episodio verrà collegato a quanto accaduto a Castelforte e Santi Cosma e Damiano, allora bisogna alzare l’attenzione su questo territorio. Continuerò a camminare a testa alta, il mio impegno non può venire meno davanti a tali intimidazioni”.

Il candidato sindaco ha ricordato anche l’altro episodio che lo ha visto protagonista: la targa dello studio legale divelta un mese e mezzo fa. Un fatto al quale non era stato dato tanto peso, considerato una bravata di ragazzini, ma che assume altri connotati in riferimento agli spari di sabato scorso. Come pure gli imbrattamenti della sede elettorale di Gerardo Stefanelli, che per Faticoni potrebbero addirittura essere collegati. “Ci troviamo entrambi presi di mira, anche se su livelli diversi, forse perché ce la possiamo giocare al ballottaggio. Abbiamo dimostrato amore per questo territorio e stiamo svolgendo una campagna elettorale diversa dagli altri”, ha spiegato Faticoni, il quale ha anche analizzato la situazione da un altro punto di vista, escludendo il coinvolgimento di Pietro De Siena, candidato al consiglio comunale nella lista “Moderati al Centro”, altro inquilino del palazzo, per il quale se si fosse trattato di racket avrebbero agito sulle aziende a lui collegate e con altri tipi di armi, come accaduto nei vicini Comuni di Castelforte e Santi Cosma e Damiano.

All’incontro erano presenti anche Silvio D’Arco e Gennaro Orlandi, candidato nella lista “Minturno Cambia” che ha portato la solidarietà della coalizione a sostegno di Gerardo Stefanelli, assente per motivi di lavoro.
Giuseppe Mallozzi

Fonte: Il Giornale di Latina