Formia / Antimafia, arriva Zingaretti ma non mancano polemiche: contromanifestazione in Piazza Vittoria

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FORMIA – “Siamo da sempre convinti che l’azione necessaria delle forze di polizia e della magistratura non basterà a sradicare le mafie dalla nostra regione se le amministrazioni locali non diventeranno protagoniste di una nuova stagione di impegno per la legalità che dovrà contagiare tutti gli attori sociali ed economici della società”. Con queste parole il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha annunciato l’incontro di domani, giovedì 23 luglio, a Formia con i sindaci della provincia di Latina, convocato per rilanciare un patto contro le mafie nel pontino.

L’incontro, non aperto al pubblico, si terrà nella sala Ribaud del Comune di Formia alle ore 10.30 alla presenza dei vertici delle forze di polizia pontine, del Prefetto di Latina e del magistrato Diana De Martino, consigliera della Procura Nazionale Antimafia. A seguire breve briefing con la stampa per comunicare gli esiti della riunione.

“Il Presidente Zingaretti mantiene la promessa fatta all’indomani dell’omicidio di Mario Piccolino – commentano il Sindaco Sandro Bartolomeo e la Delegata alla Legalità Patrizia Menanno -. La Regione ha scelto Formia come Ente capofila per un patto che coinvolga tutti i Comuni della provincia nel contrasto alle mafie e ad ogni forma di illegalità. Si tratta di un evento unico, di importanza straordinaria. La compattezza, la dignità e il coraggio dimostrate dalla città nelle ore seguenti il delitto Piccolino non sono passate inosservate, facendo di Formia il simbolo del nuovo modello di cui Zingaretti si è fatto promotore e garante. La collaborazione tra tutte le componenti dello Stato è decisiva ma serve una presa di coscienza generale. Dalla politica al mondo civile, dalle istituzioni ad ognuno di noi. Per fare ciascuno il proprio dovere e aprire davvero una nuova stagione di democrazia e libertà”.

Ma non mancano polemiche sulla venuta di Zingaretti. Infatti, domani mattina, in concomitanza della riunione tra il Governatore del Lazio e i sindaci pontini, i meet up del Golfo del Movimento 5 Stelle di Gaeta si ritroveranno in Piazza Vittoria per una contro manifestazione, aperta a tutte le associazioni e i comitati cittadini. Ci sarà la probabile presenza di un rappresentante portavoce al Parlamento di cui comunicheremo il nome nelle prossime ore.

Ma sarà presente anche l’Assemblea Popolare del Golfo “per ricordare a Zingaretti tutte le luci spente sulle indagini che riguardano il porto commerciale e i suoi scarichi, gli ultimi permessi dati dalla regione Lazio per l’intensificazione delle itticolture nel nostro Golfo, i silenzi sui rapporti dell’Arpa Lazio che riguardano sia i residui ferrosi che stavano stanziati sulla banchina del porto commerciale, che le invasioni algali della scorsa primavera”.

E ci saranno tante altre associazioni e comitati per manifestare contro le illegalità. “Una sorta di comitato di benvenuto – si legge in una nota – per ricordare a Zingaretti che le indagini e le inchieste su Mafia Capitale riguardano anche lui e l’apparato amministrativo che ha messo in piedi alla Regione Lazio. Un comitato di benvenuto per ricordare a Zingaretti tutti gli appalti schifosi con i quali sono stati finanziati e foraggiate le associazioni criminali e i loro amici di partito (che molto spesso coincidono). Un comitato di benvenuto anche da parte del Comitato contro Acqualatina per ricordargli l’ignobile farsa di un anno fa quando hanno finto di approvare una legge per la ripubblicizzazione dell’acqua per poi agire in modo totalmente opposto. Un comitato di benvenuto anche da parte dei 70 partecipanti al progetto per l’inclusione sociale che da mesi aspettano di essere rimborsati dell’elemosina di 300 euro. Un comitato di benvenuto anche dagli operatori sanitari che da anni lottano contro le inefficienze della Regione Lazio. Un comitato di benvenuto, infine, anche dagli studenti, dagli anziani e dai pendolari che ogni giorno pagano sula propria pelle i tagli al trasporto pubblico locale. Un comitato di benvenuto – conclude la nota – per far capire a Zingaretti che lui e la sua scia di leccaculi e ruffiani non sono i benvenuti”.