Il Natale è ormai alle porte e sono a disposizione le previsioni meteo per quelli che saranno i giorni di festa da trascorrere in compagnia delle persone care.
Cambiamento radicale del meteo in vista della fine di dicembre con l’ultima parte dell’anno che potrebbe riservare diverse sorprese agli italiani.
Lo stop delle scuole e di diverse attività, darà la possibilità a diverse persone di sfruttare le festività natalizie di stare in famiglia e di fare qualche gita fuori porta o, per chi è amante degli sport invernali, di recarsi nelle stazioni sciistiche per praticare sci alpino, di fondo o snowboard. Sarà fondamentale però conoscere quello che sarà il meteo durante i giorni di stop dal lavoro per capire quali siano le condizioni che si andranno ad incontrare. Per quello che riguarda l’Italia è in previsione un forte cambiamento rispetto a quello che è stato il clima nelle ultime settimane.
Natale 2025, il meteo è pronto a cambiare: ribaltone inaspettato
Le temperature durante le vacanze di Natale potrebbero essere decisamente più alte rispetto a quelle attuali e delle scorse settimane con questa fine di autunno che ha avuto il forte sapore di inverno inoltrato. Dopo diversi giorni di clima rigido, potrebbe presto arrivare una tregua con temperature più confortevoli.
Stando a quanto affermato dal Centro Europeo, ci saranno temperature più alte rispetto alle medie stagionali in questa fine di anno con tutta l’Europa che registrerà un caldo insolito. In particolare in Scandinavia sono attese temperature di circa tre gradi più alte rispetto agli anni passati.
A partire dalla prossima settimana ci sarà un blocco di alta pressione che interesserà tutta l’Europa compresa l’Italia andando ad innalzare le temperature rispetto ad una fine di novembre che, in più di qualche zona, ha fatto battere i denti dal freddo. Potremmo trovarci quindi di fronte ad un Natale più caldo rispetto a quello vissuto negli anni passati anche se potrebbe essere ancora presto per dirlo.
Il rischio, per chi è amante della neve, è che si possa passare un Natale con poche nevicate anche ad alta quota. Un danno in particolare per chi gestisce le stazioni sciistiche trovandosi a corto della materia prima nei giorni più intensi, a livello di turismo, dell’anno.
