In arrivo migliaia di lettere dell’Agenzia delle Entrate a gennaio. Si sa già chi le riceverà. Contengono una comunicazione davvero importante
Il nuovo anno potrebbe cominciare con la ricezione di una comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate per moltissimi contribuenti.

Tranquillizziamo subito tutti. Non si tratta dell’accertamento di un’irregolarità o di un avviso bonario con l’obbligo a sanare un’anomalia riscontrata nella propria dichiarazione dei redditi bensì di una comunicazione in cui si ricorda ai destinatari dell’entrata in vigore di una norma contenuta nella scorsa Legge di Bilancio. Norma che prevede, a partire dal 2026, l’obbligo per le attività commerciali di collegare il Pos al registratore di cassa.
Lo scopo di questo adempimento è quello di garantire che a tutti i pagamenti elettronici corrisponda uno scontrino rendendo così più difficile l’evasione. E’ stata la stessa Agenzia delle Entrate a definire le modalità con cui l’obbligo va assolto ovvero tramite una procedura online che prevede di collegare il numero di matricola del registratore di cassa ai dati del Pos stesso. Procedura che va effettuata all’interno della propria Area Riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate nella sezione Fatture e Corrispettivi.
Nuovo obbligo dall’Agenzia delle Entrate per il Pos e il registratore di cassa: come procedere
La piattaforma per effettuare la procedura non è ancora disponibile. La data sarà comunicata con un successivo avviso dell’Agenzia delle Entrate. L’ipotesi, al momento, più accreditata prevede l’avvio da marzo 2026. Ci sono comunque già delle indicazioni temporali per adempiere.

Chi possiede un Pos che è già attivo al 1 gennaio 2026 avrà a disposizione 45 giorni di tempo dal momento in cui la procedura viene attivata. Per tutti gli altri che usano per la prima volta un Pos dal 1 febbraio 2026 in poi la procedura di registrazione deve avvenire entro la fine del secondo mese successivo all’attivazione de Pos stesso. Facciamo un esempio pratico. Se un Pos entra in funzione per la prima volta il 3 di aprile, la procedura va assolta entro il 30 giugno 2026.
Per chi non adempie all’obbligo sono previste multe piuttosto pesanti. La sanzione iniziale è di 100 euro per ogni trasmissione mancante fino a un massimo di 1000 euro per ogni tre mesi di irregolarità. Come anticipato, le comunicazioni dell’ADE saranno inviate agli interessati a partire dal prossimo mese di gennaio. A dicembre, come accaduto già la scorsa estate per tutto il mese di agosto, potrebbe esserci un mese di tregua fiscale con lo stop agli invii di missive come avvisi bonari e lettere di compliance.





