C’è un’importantissima novità già in vigore da mesi che vi permetterà di usufruire di maggiore agevolazioni qualora rientriate nei requisiti richiesti. Ecco di cosa si tratta
Il 2025 si sta per concludere. E’ stato un anno finora ricco di novità per quanto riguarda conferme, addii e nuovi arrivi nell’ambito dei bonus e di altri incentivi statali a sostegno del reddito o per l’accesso facilitato a servizi e prestazioni di pubblica utilità.

Dallo scorso 15 settembre è possibile richiedere il Bonus Psicologo. Fino al 31 dicembre, si può ottenere un’indennità da 1.000 euro una tantuum per nascite ed adozioni avvenute nel 2025 grazie al Bonus Nuovi Nati. Inoltre, è in arrivo anche il Bonus Tari che consentirà, dal 2026, un abbattimento degli importi dovuti per la tassa comunale sullo smaltimento dei rifiuti. Tutti bonus, questi come altri in vigore, per i quali uno dei requisiti di accesso è la presentazione dell’ISEE ovvero la certificazione inerente la situazione reddituale del beneficiario.
E’ proprio il valore dell’ISEE che stabilisce l’entità del bonus che si va a richiedere in base alla collocazione in una delle fasce di reddito previste. Più l’ISEE è basso, più l’importo del bonus sarà alto. Pertanto è fondamentale aggiornare costantemente questo indicatore anche per sfruttare eventuali rimodulazioni al rialzo delle agevolazioni che si stanno percependo.
ISEE, cambiano i criteri per il calcolo: questi redditi vanno esclusi
E’ importante aggiornare l’ISEE anche perché sono cambiati alcuni indicatori per il calcolo della situazione reddituale. Con il DPCM n°13 del 14 gennaio 2025 è stato stabilito che non rientrano più tra i redditi da inserire in dichiarazione tutti i titoli di Stato, i libretti di risparmio postale e i buoni fruttiferi postali fino a un valore complessivo di 50.000 euro. Al contempo, vanno escluse dall’ISEE anche le somme percepite a titolo di Assegno Unico, di bonus per l’asilo nido e per l’indennità da 1.000 euro per il bonus Nuovi Nati.

A proposito di Assegno Unico Universale, questa indennità erogata dall’INPS a tutte le famiglie con figli a carico fino al compimento della maggiore età e senza limite per quelli disabili, consente la possibilità di ripresentare l’ISEE aggiornato anche se già si percepisce il sussidio. Senza gli indicatori citati magari potreste rientrare nella fascia di reddito fino a 17.227,23€ che vi consentirà di ottenere l’indennità più elevata di 201€ per figlio.
Se ritenete che possano esserci cambiamenti significativi nel vostro ISEE in base ai nuovi criteri di calcolo, dovete immediatamente inserire i nuovi dati sul portale INPS magari facendovi supportare da un CAF o dal vostro consulente di fiducia. Una procedura che ai fini dell’Assegno Unico Universale va effettuata entro il 30 giugno. Successivamente, in caso di variazioni significative e avvenuto cambio di fascia di reddito, l’INPS rimodulerà l’importo del sussidio elargendo ai beneficiari anche eventuali arretrati.