Si fermano di nuovo i treni, occhio a queste date: è sciopero

Il mese di Settembre sta vedendo diverse situazioni critiche e l’ennesimo sciopero preoccupa davvero tutti i cittadini.

Anche nel mese di Settembre vi sono stati numerosi scioperi che hanno bloccato la circolazione. Sciopero aereo o sciopero dei treni, la situazione non cambia e in diversi paesi si è creato un vero e proprio panico generale; anche nei prossimi giorni sono previsti nuovi problemi da questo punto di vista ed il paese rischia di entrare cosi in un vero e proprio caos.

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Si fermano di nuovo i treni, occhio a queste date: è sciopero (Ansa Foto) Temporeale.info

Anche per tutto il periodo estivo ci sono state problematiche legate a scioperi dei trasporti ed un autentico caos per la circolazione. Lo sciopero generale ha fermato i treni nelle ultime settimane ed in ogni città c’è un grande caos quando vengono a mancare – per un motivo o per un altro – i trasporti e si crea una grande confusione. Nei prossimi giorni una regione e in particolare una città rischiano di finire nel mirino ed è previsto un nuovo sciopero.

Nello specifico nelle giornate tra il 21 ed il 22 Settembre è previsto un nuovo sciopero dei treni, stavolta non è nazionale ma che colpirà nello specifico i pendolari novaresi, si tratta di uno sciopero importante e con grandi motivazioni, il sito del Ministero dei Trasporti ha pubblicato la notizia e lo sciopero è possibile. L’orario è dalle ore 21 di Domenica 21 Settembre alle ore 20.59 di Lunedi 22 Settembre.

Nuovo sciopero, il comunicato poi fa chiarezza

Un nuovo sciopero allarma i cittadini e rischia di complicare non poco la situazione, è ovvio che durante lo sciopero c’è la possibilità di andare incontro allo stop dei treni e complicazioni per i consumatori, in questo caso. Questa volta c’è questo sciopero per spingere lo sciopero generale del Sindacato Usb e protesta contro il genocidio. Ecco nello specifico il comunicato che riguarda questa situazione:

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Nuovo sciopero, il comunicato poi fa chiarezza – Temporeale.info

“Lo sciopero generale di tutto il mondo del lavoro non è solo contro il genocidio del popolo palestinese e per difendere una operazione umanitaria, provvedendo a rompere l’assedio di Gaza. Lo sciopero è contro la guerra e l’enorme aumento delle spese militari”, chiude cosi un comunicato.

In Italia come in altre nazioni si protesta negli ultimi tempi non solo per una situazione legata agli sciopero e ai diritti dei lavoratori ma anche per una questione legata alla guerra, e si spinge per trovare la pace, sia nella situazione tra Russia e Ucraina che, come in questo caso, in quella tra Israele e Palestina.

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