L’ennesimo interessante bonus che lo Stato mette a disposizione. Stavolta sono le donne a beneficiarne, ecco come funziona.
Negli ultimi anni lo Stato ha realizzato diversi bonus per aiutare determinati persone e ha cercato di risolvere vari problemi. Dai bonus per le persone in pensione a quello delle famiglie fino ad arrivare al bonus donne, un genere che purtroppo viene spesso ‘degradato’ dal punto di vista lavorativo e ciò comporta numerose problematiche. L’ultimo aiuto appare molto interessante anche se però non è eterno e bisogna stare attenti alla data di scadenza.

Uno dei problemi della società attuale riguarda sicuramente il problema del lavoro alle donne e spesso per un motivo o un altro il titolare non assume le donne, spesso svantaggiate da questo punto di vista. Nelle ultime ore è stato confermato un bonus che tende ad aiutare il mondo femminile, sia per le assunzioni che per il lavoro e questo si chiama proprio Bonus Donne.
A dire il vero parliamo di un bonus ormai ufficiale da Maggio anche se non tutti lo conoscono e si tratta di un esonero del versamento di ben il 100 % dei contributi previdenziali per i datori di lavoro per un periodo massimo di 24 mesi in relazione alle donne assunte a tempo indeterminato entro il 31 Dicembre 2025. Si tratta di una mossa per aiutare tutte le lavoratrici.
Bonus Donne, ecco entro quanto lo puoi richiedere
E’ possibile usufruire di questo Bonus da metà Maggio e bisogna presentare la domanda – tramite un modulo Online nella pagina INPS ‘Portale delle Agevolazioni (ex Diresco) – entro il 31 Dicembre 2025. Ma ovviamente non tutti possono avere questa opportunità e bisogna aderire a determinati principi, andiamo a vedere quali. L’esonero riguarda l’assunzione di donne che rispettano tali requisiti:

- sono prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, in qualsiasi residenza del paese.
- risultino prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi e residenti nella zona ZES Unica, ovvero quelle relative alla zona del Mezzogiorno.
- donne svantaggiate in quanto svolgono professioni o attività lavorative in settori economici con una grande disparità occupazionale di genere.
Insomma lo Stato cerca di aiutare le donne e in particolare la questione lavoro e l’obiettivo è provare a invogliare i titolari ad assumere donne il prima possibile.