Pensioni revocate e sospese, scatta l’allarme: ecco chi rischia

Sospensione e revoca delle pensioni, scatta l’allarme dei sindacati dopo le ultime notizie: ecco chi rischia davvero, i dettagli

Non arrivano buone notizie per gli italiani: scatta ancora una volta l’allarme pensioni, tra quelle revocate e quelle a rischio sospensione. In un momento non particolarmente semplice da gestire per la previdenza in Italia, l’INPS ha provveduto a informare, con largo anticipo, chi siano i contribuenti a rischio di veder bloccata la propria prestazione. Tutto dipende da una serie di specifici requisiti reddituali che devono essere tenuti in considerazione, per non rischiare brutte sorprese.

Mano di un anziano e soldi
Pensioni revocate e sospese, scatta l’allarme: ecco chi rischia (Pixabay) – Temporeale.info

Il campanello d’allarme è stato lanciato pubblicamente dai sindacati in questi giorni di agosto, quasi a voler ricordare ai contribuenti più distratti la necessità di intraprendere subito le iniziative necessarie per evitare di ritrovarsi con la pensione sospesa o revocata.

Esistono infatti dei modi per cercare di non incappare in una situazione spiacevole, ma i contribuenti interessati sono chiamati in questo caso ad agire in maniera tempestiva per dimostrare di avere tutti i requisiti ancora validi per poter continuare a ricevere la propria prestazione, ed evitare così di ritrovarsi in una situazione spiacevole nel giro di poche settimane.

Chi rischia di ritrovarsi la pensione sospesa o revocata: come fare per evitarlo

Le prestazioni in questione, come specificato dall’INPS, sono in particolare: l’integrazione al trattamento minimo; l’assegno di invalidità; la maggiorazione sociale; l’importo aggiuntivo; la quattordicesima; l’assegno sociale. Si tratta di misure legate al reddito dei beneficiari, e per questo i contribuenti sono tenuti a comunicare la propria situazione tempestivamente.

In particolare, a essere a rischio sono le prestazioni per i contribuenti che non hanno trasmesso i dati relativi agli anni 2020 e 2021. Esiste però un modo per cercare di evitare il peggio.

Persona offre soldi
Caos pensioni, chi rischia davvero: tutti i dettagli (Pixabay) – Temporeale.info

Un vademecum dettagliato sulla questione è disponibile sul sito portale pensionati.cisl.it. Stando a quanto riferito, i pensionati in questione possono presentare una domanda di ricostituzione della pensione per motivi reddituali, evitando una sospensione che scatterà per chi non adempirà entro il 19 settembre.

Tale domanda può essere presentata sia in maniera autonoma (tramite SPID, CIE o CNS), o con il supporto di un patronato o del siddacato. Basterà inserire i dati relativi agli anni 2020 e 2021, quelli che risultano mancanti, per evitare la revoca o la sospensione. Viene però altamente consigliato anche di includere i redditi del 2022 e del 2023, così da prevenire eventuali nuove problematiche simili nei prossimi anni.

Qualora i contribuenti non dovessero adempiere a quanto richiesto, scatterà un’immediata trattenuta del 5% sull’importo mensile della pensione, mentre la revoca arriverà se si oltrepasserà la scadenza del 19 settembre senza aver proceduto con una regolarizzazione della propria posizione.

Gestione cookie