Il Governo ha deciso di togliere definitivamente da mezzo lo SPID. L’addio sarà progressivo ed è stato confermato dal sottosegretario Butti: ecco il punto della situazione
Lo SPID è un sistema fondamentale di riconoscimento per accedere ai servizi digitali della pubblica amministrazione. Averlo è importante, perché altrimenti non si potrebbe quindi verificare la propria situazione. Esistono diverse piattaforme, sia private, sia pubbliche, per fare lo SPID. La più usata è senza dubbio quella di Poste Italiane. Tuttavia, le ultime notizie non lasciano scampo: con ogni probabilità ci sarà la rimozione dello stesso.

Non è un’anticipazione, ma una notizia che ha confermato il sottosegretario del Governo, con delega all’innovazione, Alessio Butti. Nell’indagine conoscitiva in maniera di semplificazione e digitalizzazione delle procedure amministrative, si è affrontato l’argomento dello switch off dello SPID. Secondo il sottosegretario, sono state troppe le criticità legate alla sicurezza.
Questo è uno dei motivi per il quale lo SPID verrà messo da parte. Si punterà quindi sulla Carta d’Identità Elettronica, nota come CIE, per un miglioramento dei rapporti tra i cittadini e la pubblica amministrazione. Definito quindi troppo vulnerabile per portarlo avanti, con maggior importanza che verrà quindi data alla carta d’identità che ha praticamente un ID dello Stato.
Il Governo verso l’addio progressivo allo SPID
Dal periodo del Covid in poi, è stato sempre più centrale avere lo SPID per usufruire dei servizi pubblici online. Ma la sua vulnerabilità non va giù al Governo, sono troppi i casi di truffe e irregolarità. Come per esempio quello in relazione agli stipendi dei dipendenti pubblici, che hanno messo in discussione l’effettiva affidabilità del Sistema Pubblico Identità Digitale.

Oggi l’ID Card viene utilizzata da più di 30 milioni di persone, è chiaro che quindi si va verso uno stop progressivo dello SPID. Sarà quindi per fasi e non immediato, Butti ha assicurato che sarà concordato con i privati e nel frattempo sarà reso più sicuro, meno vulnerabile ai tentativi di truffa.
L’obiettivo del Governo è avere una ID unica, che superi la frammentazione che c’è oggi. A differenza dello SPID, è definita come la più sicura in assoluto, rispetta gli standard europei richiesti ed è di livello 3. Insomma, una situazione da monitorare con attenzione. Quel che sembra chiaro è che dai prossimi mesi potrebbero esserci delle novità importanti.