Ventotene / Recupero ex-carcere di Santo Stefano, le Università e realtà scientifiche scrivono al Governo

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VENTOTENE – Dopo la non risposta del sindaco di Ventotene Carmine Caputo sul blocco dell’attività del commissariato di governo sul progetto di recupero e valorizzazione dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano, a chiedere chiarimenti sono un gruppo di università e gruppi scientifici che si sono rivolti direttamente alla presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e, per conoscenza, al Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Che ci sia bisogno di un nuovo commissario di governo che sostituita il generale della Guardia di Finanza Giovanni Maria Macioce, coinvolto in un’inchiesta giudiziaria in ordine alla presunta ed illegittima vendita di una grotta tufacea poi trasformata in un villino su due piani, lo chiedono le Università Roma Tre (Marco Ruotolo, Direttore del Centro di ricerca Diritto penitenziario e Costituzione-European Penological Center), “La Sapienza” (Gabriele Scarascia-Mugnozza, Direttore ore del “Ceri”), di Cassino e Lazio Meridionale (la rettrice vicaria Fiorenza Taricone) e di Bologna Alma Mater Studiorum (Bruno Capaci, Responsabile scientifico del centro Studi Piero Camporesi), l’istituto Affari Internazionali (IAI) (Nicoletta Pirozzi, Responsabile delle relazioni istituzionali e Responsabile del programma “Ue, politica e istituzioni”), l’associazione delle istituzioni di cultura italiane (Aici) (la presidente Flavia Piccoli Nardelli), l‘associazione “Santo Stefano in Ventotene Onlus” (il presidente Guido Garavoglia) ed “Gruppo dei Dodici Ovs” (il presidente Giancarlo Forte).

Queste prestigiose realtà accademiche e culturali hanno fatto rilevare come a sette mesi dalla nomina del governo Meloni del commissario Macioce – nomina mai ratificata dal presidente della Repubblica con un proprio decreto – l’attività di pianificazione del recupero dello storico penitenziario siano pressoché ferma. Da qui la richiesta – come detto – alla nomina di un sostituto del generale Macioce “dotato dei requisiti di esperienza e capacità necessari per i complessi compiti di indirizzo e supervisione del progetto e di coordinamento operativo delle molteplici amministrazioni coinvolte. E’ necessario poi che venga al più presto convocato il tavolo istituzionale permanente – si legge nella lettera alla premier Meloni e al Ministro Sangiuluiano – la cui ultima riunione risale all’ottobre 2022. Queste azioni siano indispensabili per non vanificare i risultati sinora raggiunti, non disperdere preziose risorse e salvaguardare un luogo simbolo della nostra storia”

In effetti, dopo una prima fase interlocutoria, da gennaio 2020 con la nomina dell’allora Commissario straordinario di governo Silvia Costa – scrivono le università e i gruppi scientifici al governo – sono sati registrati importanti progressi. Nell’arco di tre anni sono stati avviati i lavori di messa in sicurezza e restauro dell’ex carcere; è stato bandito il concorso internazionale di progettazione per l’acquisizione del progetto di fattibilità tecnico-economica; è stato sottoscritto dal Ministero della Cultura, Agenzia del Demanio, Regione Lazio e Comune di Ventotene l’accordo di valorizzazione per la costituzione del futuro ente gestore; è stato adottato il decreto interministeriale di valutazione di impatto ambientale sul progetto di approdo; è stato approvato il progetto del percorso espositivo-museale realizzato in collaborazione con il MiC; sono stati avviati oltre 20 partenariati con altrettante istituzioni in ambito culturale, ambientale e scientifico. Il progetto ha inoltre acquisito una dimensione europea testimoniata dalle visite di numerose delegazioni del Parlamento europeo e culminata nella sua intitolazione a David Sassoli.”

Per garantire che il progetto di recupero e valorizzazione possa concludersi entro il 2025, secondo il cronoprogramma approvato, è necessario che venga “data tempestiva attuazione ai successivi passaggi previsti”. Che sono: il completamento dei lavori di messa in sicurezza e restauro dell’ex carcere; la fase esecutiva del concorso internazionale di progettazione, che proprio in questi giorni è stato aggiudicato in via definitiva dal Consiglio di Stato; la definizione e realizzazione del percorso espositivo-museale; la costruzione del nuovo approdo sull’isola di Santo Stefano; l’istituzione della futura fondazione di partecipazione, che fungerà da ente gestore; l’attuazione delle iniziative previste dagli accordi di partenariato sottoscritto dal precedente Commissario straordinario per “garantire maggiore visibilità e sostenibilità al progetto”.

Il sindaco di Ventotene era stato invitato dal circolo isolano del Pd a darsi da fare per avviare un’interazione istituzionale con l’organo istituzionale che aveva nominato commissario il suo ex delegato per il recupero del carcere di Santo Stefano. Il dottor Carmine Caputo aveva risposto che la competenza a rilanciare l’attività del commissariato di governo non è sua ma di qualcu’altro e a questo “qualcun altro” si sono rivolte prontamente alcune delle più importanti università e realtà scientifiche che credono, a differenza del Comune, nel recupero del carcere borbonico.