Coronavirus, nessun caso di positività alla Clinica Costa: oltre 100 test effettuati

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FORMIA – Nessun caso di positività tra il personale medico e infermieristico, dipendente e non. Hanno sortito gli effetti sperati gli oltre 100 test che, disposti dalla proprietà della clinica polispecialistica “Casa del Sole-Tommaso Costa” di Formia in stretta collaborazione con il medico competente Giuseppe D’Acunto, avevano l’obiettivo di garantire la sicurezza di tutti gli operatori della struttura privata di via Giuseppe Paone e, naturalmente, di tutti i pazienti ricoverati nel momento in cui la clinica, aderente all’Aiop regionale, ha avviato un rapporto di collaborazione con l’Asl di Latina per decongestionare uno degli ospedali più “covidizzati” del Lazio, il “Dono Svizzero” di Formia.

I test sierologici, individuando quelle persone che sono entrate a contatto con il virus e raccontando quindi la storia della malattia, stanno assumendo sempre più rilevanza nella pianificazione del post lockdown. E’ infatti grazie a questi strumenti che si potrà avere nel futuro prossimo un quadro sempre più chiaro tenendo presente che molte persone con Covid-19 hanno avuto sintomi blandi o addirittura sono asintomatiche.

“Tornando al commento dei risultati, se da un lato – ha commentato il patron della struttura, l’imprenditore Maurizio Costa – possiamo ritenerci soddisfatti per i comportamenti positivi e per tutte le procedure messe in atto per la tutela di ognuno di noi, dall’altro dobbiamo necessariamente prendere atto di quanto la nostra comunità sia in costante rischio non potendo in nessun modo permettersi di abbassare la guardia, continuando a seguire tutte le indicazioni che vengono quotidianamente fornite dal legislatore”.

Costa ha anche commentato positivamente la prima fase della collaborazione avviata da poco meno di venti giorni con l’Asl per fronteggiare “insieme” l’emergenza epidemiologica del Covid 19. A Formia si sta sperimentando con successo quanto avvenuto in precedenza a Latina dove molti pazienti del “Santa Maria Goretti” erano stati trasferiti all’Icot. La chirurgia generale del “Dono Svizzero” ha subito, di fatto, un forzato e riuscito trasloco operativo presso la clinica privata di Vindicio. Ad essere la gran parte degli interventi è il dirigente della chirurgia generale Vincenzo Viola che, a cadenza ormai quotidiana, esegue interventi definiti di routine nei confronti di pazienti ricoverati inizialmente al “Dono Svizzero”. Ma a garantirgli il supporto infermieristico, degli anestetisti e di quello successivo per la convalescenza del paziente, sino alla sua dimissione, è il privato.

Questa inedita joint venture era stata illustrata dal direttore generale dell’Asl di Latina Giorgio Casati con l’obiettivo di decongestionare dalla cosiddetta “routine” i due più importanti ospedali provinciali, il Santa Maria Goretti di Latina e il Dono Svizzero di Formia che, decongestionati, saranno ancor più “covidizzati” nel prologo della “fase due” della pandemia.