Coronavirus, il direttore dell’Asl Latina: “Raggiunti risultati importanti, la battaglia si vince sul territorio” [VIDEO]

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LATINA – La situazione della provincia pontina è tutto sommato buona, soprattutto se la si confronta con le altre province del Lazio. Lo ha detto ieri il Direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati, nel corso della diretta facebook del Comune di Latina (il video è allegato all’articolo), in uno scambio con il sindaco Damiano Coletta.

“Ero in riunione con il personale del Goretti, parlavamo dei risultati conseguiti, il più grande riguarda la mortalità: 18 decessi (oggi saliti a 20, ndr) sono un prezzo inaccettabile, è vero, ma è il 4% dei pazienti positivizzati che rispetto ad altre parti di questo Paese è confortante”. Questo è dovuto agli interventi tempestivi e alla “capacità di intercettare i pazienti nelle fasi di esordio della malattia e di evitare di andare in terapia intensiva che non è solo brutto come ricovero, ma perché le percentuali di sopravvivenza sono molto contenute e noi durante tutta la crisi non abbiamo avuto più di 7-8 pazienti in terapia intensiva, pur avendo aumentato i posti letto ed essendo pronti a raddoppiarli”.

Posti che “non stiamo utilizzando perché nella peggiore delle ipotesi arriviamo a forme di respirazione assistita con il casco, cosa che consente al polmone di poter respirare con un aiuto ma non in modo forzato”. I dati sono chiari: 90 pazienti in ospedale, oltre 200 a domicilio, “una gestione facilitata dall’introduzione telemedicina, solo 7 sono andati in ospedale perché la situazione si era aggravata ma non in terapia intensiva”.

“Il territorio, la collaborazione con i medici di base, gioca un ruolo importante e noi questa battaglia la vinciamo sul territorio”, rimarca Casati, che sottolinea il ruolo importante della ” Tac force”, “arrivata grazie alla rivisitazione di un accordo che a molti non piaceva”. “È l’unica nel Lazio in una struttura pubblica – continua – ci sta dando la possibilità di eseguire esami veloci e poter fare la ricostruzione in 3D”.

Un altro tassello importante nella gestione dell’emergenza sanitario, dice Casati, è rappresentato dall’università: “Una presenza anche qui molto dibattuta ma importantissima, usiamo farmaci con trial clinici che in altre aziende vengono centellinati. Gestiamo 60 pazienti con il farmaco usato normalmente per l’artrite, ad esempio, a Frosinone sono 10 e questo dovrà far riflettere tutti sul ruolo dell’università nella nostra azienda sanitaria”.

Infine, Casati annuncia che i tamponi saranno ampliati e saranno introdotti anche gli esami del sangue per il riscontro della positività nei pazienti: “Aspettiamo il via libera della Regione Lazio nel fine settimana e partiremo con il personale delle strutture sanitarie, Rsa e forze dell’ordine. Possiamo fare più esami, ma se emergono gli anticorpi poi è sempre necessario il tampone”.

VIDEO Intervista a Giorgio Casati