Gaeta / Sviluppo turistico, pienone per Gaeta Smart

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Sala verde piena per il secondo appuntamento di Gaeta Smart 2.0. Nella cornice dell’Hotel Serapo gli organizzatori di “Obiettivo Comune” si sono confrontati questa volta sul tema “Sviluppo turistico e industria del tempo libero a Gaeta”. Il successo dell’iniziativa è dipeso ancora una volta dalla scelta di relatori qualificati e dall’ampio dibattito sviluppatosi grazie anche alle molte testimonianze di “best practice” provenienti dal pubblico. I fattori di competitività per un turismo destagionalizzato sono stati illustrati da Luigi Passerino (Il Business del tempo libero), Roberto Marinaccio (La cultura locale come asset strategico), Antonio Montella (progettazione e gestione dei sistemi turistici e del patrimonio), Luca Simeone (Turismo di qualità a Gaeta: la sfida possibile), Osvaldo Ciufo (il marketing del turismo balneare).

L’intervento di Luigi Passerino, coordinatore di obiettivo comune nonchè l’organizzatore dell’evento; si è incentrato sulla presentazione di dati che testimoniano l’importanza del settore turistico in Italia, nel Lazio e a Gaeta, dimostrando però che altre Nazioni e città, pur avendo di meno in termini di patrimonio culturale, storico, naturale ed enogastronomico, valorizzano e ottengono di più, probabilmente grazie agli investimenti che sono disposti a fare in termini di conservazione dei siti, infrastrutture e servizi, e soprattutto in comunicazione.

logo obiettivo comune

Per Antonio Montella, General manager presso “I Viaggi di Kilroy” la valorizzazione di un piccolo paradiso come Gaeta deve passare necessariamente per una “rivitalizzazione dei luoghi”. Come? Attraverso l’organizzazione di eventi, praticando anche la destagionalizzazione di quest’ultimi, per evitare periodi morti durante l’anno. Fondamentale inoltre un connubio tra organizzatori di eventi e istituzioni locali.

Luca Simeone, amministratore della Base Nutica Flavio Gioia si è invece soffermato sulle potenzialità degli eventi velici. Secondo uno studio condotto presso le isole Baleari, i partecipanti a queste iniziative lasciano mediamente sul posto oltre 200 euro al giorno. Per Gaeta le cifre potrebbero essere inferiori, ma comunque importanti. Dal 3 al 7 giugno si svolgerà il “Gaeta Sport Village Experience”, organizzato dallo Yacht Club Gaeta “EVS”. Il ritorno della classe Star a Gaeta offre l’occasione per impiantare una palestra naturale e fornire un prototipo di turismo ricreativo e sportivo da sviluppare in futuro. Vela, canottaggio, surf, windsurf, kayak, coastal rowing sup stand up paddle in mare; free climbing, trekking, skateboard, beach soccer e beach volley, equitrekking, parchi sospesi a terra saranno alcuni degli sport destinati ad attirare l’attenzione dei turisti, al di là della competizione velica europea.

Osvaldo Ciufo, titolare della struttura balneare Papardò si è invece soffermato sul marketing del turismo balneare. Ripercorrendone gli elementi attrattivi. In particolare ha sottolineato l’importanza di legare concessioni ed autorizzazioni alla qualità dei servizi ed ha anche invitato a non disprezzare il turismo proveniente dalle aree campane e romane. Per rivolgersi a fasce di turismo estere- ha detto – occorrerebbe prima risolvere molte pecche attualmente presenti nell’organizzazione dei servizi. Per Ciufo qualificazione dell’offerta e direttiva europea Bolkestein (in materia di liberazione degli arenili) devono andare di pari passo.

Le relazioni sono state chiuse da Roberto Marinaccio che ha focalizzato il tema “La cultura locale come asset strategico”. Il ricercatore ha insistito molto sul concetto di cultura e sulla capacità di tramandarla alle nuove generazioni. Ha poi fornito molte nozioni di base per permettere al pubblico di apprezzare l’importanza del turismo culturale in una città ricca di storia come Gaeta.

In apertura Leone Armando La Rocca ha portato l’esperienza di Sperlonga Turismo, il consorzio di Sperlonga che unisce tutte le attività nella promozione dell’immagine della città. Sperlonga è stata inserita recentemente tra i 20 borghi più belli d’Italia.

Dal pubblico sono invece intervenuti: Claudio dell’Accio (internazionalizzazione, come, dove, quando); Luigi Passeggio (Esperienza associativa di “Gaeta ed il Mare”. L’associazione attende da anni l’apertura della caserma Cosenz per poter esporre i propri modelli di navi storiche); Giorgio Marinaccio (“Un tuffo nel nuovo anno”); Guido Guinderi (In particolare ha insistito sulla valorizzazione delle antichità ed elementi architettonici presenti in via indipendenza anche attraverso l’istallazione di piante ed elementi floreali, il tutto coniugato con la gastronomia che il “budello” già offre); Antonio Ciano (realizzazione da novembre a marzo di ogni anno di rappresentazioni in costume in coincidenza delle date più importanti dell’assedio di Gaeta); Luigi De Crescenzo (vantaggi della riattivazione della littorina Formia – Gaeta); Enrico Duratorre (le immagini come strumento di sviluppo del nostro territorio); Linda Contreras (problematiche della promozione del territorio che incontra quotidianamente una guida turistica, tra cui il disagio dei collegamenti); Raffaele Trano (valorizzazione dei beni demaniali).

Folta la rappresentanza politica tra gli spettatori molti esponenti di rango, come del resto era già accaduto nel precedente incontro. La moderazione dell’incontro è stata affidata al collega Andrea Brengola.

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