Astral partecipa al tavolo istituzionale per la sicurezza della superstrada Formia-Cassino [VIDEO]

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SPIGNO SATURNIA – Il sangue continua a macchiare la superstrada Formia-Cassino e questa lunga e silenziosa strage deve interrompersi al più presto. Il monito del sindaco di Spigno Saturnia Salvatore Vento di convocare un tavolo tecnico interistuzionale è stato accolto dall’Astral, la società che, per conto della Regione Lazio, gestisce la superata arteria stradale, il cui ultimo tributo di vittime c’è stato in occasione dell’incidente in cui mercoledì scorso la 46enne Ilenia Macari, di Badia Esperia, ha perso la vita, all’altezza dello svincolo di Minturno, nel territorio di Spigno Saturnia.

Ed il sindaco Vento, intervenendo nell’ultima puntata di Vista sul Golfo – la rubrica settimanale di Teleuniverso dedicata al sud-pontino – ha rivelato che a raccogliere la sua istanza ad insediare un task force per approntare gli interventi necessari per mettere in sicurezza la strada regionale 630 e definire la sua futura destinazione sono stati il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli e la stessa Astral. Vento ha confermato, invece, di non aver ricevuto sinora alcuna adesione da parte dei comuni del versante ciociaro della superstrada – Ausonia, Castelnuovo Parano, Esperia, San Giorgio a Liri, Pignataro Interamna e Cassino – ma non dispera di averli nei prossimi giorni alla luce del primo ed atteso contatto formalizzato dalla direzione regionale dell’Astral, chiamata a classificare, una volta per tutte, e attribuire una destinazione alla “630”, un’arteria che attraversa ormai molti tratti urbani come Spigno Saturnia, Castelnuovo Parano e San Giorgio a Liri.

In una lettera Vento aveva scritto una dura lettera, l’ennesima dopo quelle del settembre e novembre 2019 e del 21 gennaio scorsi, in cui aveva chiesto formalmente all’amministratore unico dell’Astral Antonio Mallamo e all’assessore alle infrastrutture e mobilità della Regione Lazio Mauro Alesandri di intervenire per affrontare le gravi criticità in termini strutturali e di sicurezza stradale “630” “La situazione precipita in modo incontrollato – ha dichiarato il primo cittadino aurunco – I dati del ‘Ceremss Lazio’, aggiornati al 2017, ci descrivono una strada dove mensilmente si versa un tributo di sangue. Scarsa manutenzione e problemi strutturali non possono essere affrontanti con interventi a macchia di leopardo, ma bisogna programmare seriamente, e celermente, immediate azioni volte a garantire una maggiore sicurezza di tutta la chilometrica. Ritengo – ha concluso il sindaco di Spigno Saturnia – che i comuni percorsi da questa arteria stradale, devono confrontarsi in modo deciso con il gestore e la Regione, e che questo non sia più rinviabile”.

E non a caso il sindaco Vento ha chiesto il sostegno, oltre che alle Prefetture di Latina e Frosinone. Il primo cittadino aurunco ha rispolverato una delle tante lettere inviate all’Astral, una è del 19 luglio scorso, in cui reclamava l’esigenza di analizzare le numerose problematiche relative alla sicurezza stradale, alla manutenzione ordinaria e al depauperamento strutturale di alcuni tratti viaria. Ora la richiesta di convocazione di un confronto istituzionale non è più rinviabile, anzi è necessario a pianificare gli interventi necessari a mettere in sicurezza i tratti individuati ad alta incidentalità – ha rimarcato il sindaco di Spigno – La legge numero 120 del 29 luglio 2010 di riforma del Codice della Strada, ha introdotto una norma rilevante in materia di manutenzione straordinaria delle strade. Nello specifico, l’articolo 47 contiene una previsione molto importante nella strategia di prevenzione d’incidenti stradali da coordinare con l’articolo 14 del Codice della strada.

La norma, al riguardo, prescrive che gli enti proprietari e concessionari di strade e autostrade sulle quali si registrino tassi d’incidentalità più elevati rispetto ad altri, effettuino specifici interventi di manutenzione straordinaria, riferiti in particolare alla sostituzione della segnaletica, alla regimentazione delle acque, alla rimozione di ostacoli o barriere e alla sistemazione del manto stradale. Il tributo di sangue della superstrada Formia-Cassino, che avrebbe dovuto contribuire a rendere un ‘unicum”, avvicinare sul piano economico ed imprenditoriale il territorio del Golfo e quello del cassinate, è stato sinora davvero pesante. La politica, se vuole, dimostri di essere davvero al servizio del territorio e dei suoi cittadini…

INTERVISTA Salvatore Vento stralcio “Vista sul Golfo” 06/02/2020