Formia / Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche, le proposte del Pd

Formia Politica

FORMIA – Sta facendo benissimo il comune di Formia ad affrontare il piano di grande civiltà che si chiama Peba, piano di abbattimento delle barriere archiettoniche, è un “passo in avanti che guardiamo con grande interesse ma non bisogna però fermarsi qui. Commette un grave ed irripetibile errore chi lo vuol fa diventare questo strumento un semplice insieme di piccoli interventi senza averne una visione più ampia”. Sembra avere le idee chiare il nuovo corso del Partito Democratico di Formia dopo la presentazione nei giorni scorsi da parte dell’attivo assessore all’urbanistica della Giunta Villa, Paolo Mazza, di uno strumento che ha l’obbligo di avere “una visione più complessiva ed organica, di un progetto di cosa e come debba essere una città a misura di tutti.”

Gennaro Ciaramella e Luca Magliozzi

A metterlo per iscritto sono il neo segretario Dem Luca Magliozzi ed il presidente dell’assemblea degli iscritti, Gennaro Ciaramella. Ammettono, per primi, “strutturare un progetto che sia rivolto ai diversamente abili di qualsiasi età e con diversi bisogni sia un lavoro che richiede tempo, competenze ed una ottima conoscenza del territorio e dei suoi abitanti” ma auspicano per il futuro è “una serie di interventi, a tutti i livelli, che renda facile e gradevole la quotidianità di tutte le persone con disabilità che vivono la nostra città.” E offrono anche propositivamente la soluzione perché, abbinando “un buon piano di abbattimento delle barriere architettoniche ed un piano di opere pubbliche ad esso collegato”, il comune di Formia potrebbe ambire ad ottenere ulteriori finanziamenti regionali utili alla loro realizzazione.

Le proposte che avanza il Pd formiano sono essenzialmente tre: estendere rapidamente il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche anche alle altre aree della città; provvedere affinché il “Peba” tenga conto delle diverse pianificazioni, anche in tema di mobilità, adottate dall’Amministrazione, nonché integrarsi con gli altri strumenti urbanistici a disposizione; affiancare alla realizzazione del “Peba” ulteriori interventi che possano rendere più accogliente la città alle persone con disabilità, come ad esempio la realizzazione di aree giochi attrezzate accessibili a tutti i bambini. Il Pd suggerisce, inoltre, di rendere prioritario nella discussione sul Pua (piano di utilizzazione degli arenili) – la cui bozza dopo l’approvazione dello schema di variante sarà presentata giovedì 19 dicembre alle ore presso la sala Ribaud – per illustrarne i contenuti, rammentarne l’iter procedurale e raccogliere suggerimenti e contributi da parte dei portatori di interesse, dei comuni cittadini ma anche e soprattutto delle professionalità e interessi che ordini, collegi, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e le stesse forze politiche rappresentano – la problematica dell’accessibilità e dell’organizzazione degli arenili per le persone con disabilità.

“Chiediamo, inoltre, di premiare, nei bandi per le spiagge libere attrezzate, i progetti che prestino particolare attenzione al tema della disabilità – hanno concluso Magliozzi e Ciaramella – Il senso di civiltà e di amore per la propria città passa per l’attenzione e la cura riservata alle fasce più fragili.

Saverio Forte