Gaeta / Nuovo mercato del pesce, il Tar respinge il ricorso degli operatori

Cronaca Gaeta

GAETA – Si complica non poco la futura gestione del nuovo mercato ittico in località ex Canaga a Gaeta. Il Tar del Lazio – sezione di Latina (presidente Antonio Vinciguerra ed estensore Antonio Massa Marra) ha respinto il ricorso presentato da nove operatori al minuto del mercato della vicina Peschiera contro il contenuto del bando, pubblicato con il decreto 224 del 7 agosto scorso del presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale Francesco Maria Di Majo, con cui era stato avviato l’iter per l’affidamento, l’occupazione, l’uso e la gestione 14 singoli stalli per la vendita di prodotti ittici al dettaglio all’interno del mercato del pesce realizzato, tra non pochi sacrifici economici, nella nevralgica località ex Canaga, non molto lontano dall’attuale e superato (anche se rinomato) mercato del pesce.

Il bando, innovativo e caratterizzato da spese di gestione definite “congrue”, era stato impugnato dai nove pescivendoli della Peschiera che, assistiti dagli avvocati Angela Viola, Ester Tallini e Sara Bergamini, avevano presentato ricorso al Tar nel penultimo giorno utile, il 16 settembre scorso. Avevano riscontrato – a loro dire – vizi di violazione di legge ed eccesso di potere sotto distinti profili, in quanto la delocalizzazione del mercato ittico, avviato con la vista procedura di evidenza pubblica, contrasterebbe con la delibera di della Giunta municipale di Gaeta numero 239/2014. Il motivo? L’esecutivo del sindaco Cosmo Mitrano all’epoca approvava il progetto definitivo di delocalizzazione del mercato ittico “come soluzione temporanea asseritamente transitoria”. I giudici amministrativi, respingendo il ricorso degli operatori ittici de La Peschiera, hanno condiviso invece le controdeduzioni difensive sia dell’ex Autorità portuale del Lazio (si è costituita attraverso gli avvocati Anita Fantozzi, Stefania Accardi, Fabrizio Losco ed Gabriella Giacomantonio) che del comune di Gaeta che, attraverso gli avvocati Daniela Piccolo e Annamaria Rak, aveva deciso, su richiesta del sindaco Mitrano, di difendersi “ad adiuvandum”.

Il Tar ha rigettato l’istanza dei ricorrenti essenzialmente per due ragioni: il procedimento amministrativo avviato dalla filiale di Gaeta dell’Autorità portuale del Lazio è stato archiviato nel momento in cui non è stata formalizzata alcuna richiesta di partecipazione alla gara pubblica indetta in agosto dal presidente Di Majo. Decisero di non presentare alcuna offerta economica gli stessi assistiti degli avvocati Viola, Tallini e Bergamini motivo per cui non è rimasto altro al Tar che dichiarare l’improcedibilità del ricorso per “sopravvenuta carenza d’interesse”. Il Tar salomonicamente ha deciso di compensare tra le parti le spese di giudizio ma non ha risolto il tipo di gestione del nuovo mercato ittico, di 618 metri quadrati, in località ex Canaga quando il bando di assegnazione dei punti vendita del pescato avrebbe potuto concretizzare un progetto dell’Asdp, dello stesso comune, dell’Asl e della Capitaneria di Porto di Gaeta ad individuare “un’idonea allocazione alternativa ai banchi vendita al del dettaglio dei prodotti ittici ubicati nel tratto di via Lungomare Caboto”.

La redazione e la pubblicazione del bando sottoscritto dal presidente Francesco Maria Di Majo, per certi versi, erano stati accelerati anche dalla sentenza di inizio luglio del Tar del Lazio – sezione di Latina secondo la quale lo storico e tradizionale mercato del pesce in località Peschiera a Gaeta non poteva essere trasferito. Almeno per ora. Il Tar all’epoca aveva accolto, infatti, un ricorso presentato dallo stesso gruppo di operatori del settore della Peschiera concedendo la sospensione cautelare relativamente all’ordinanza emessa dal Comune di Gaeta in cui era stato disposto, appunto, lo sgombero del mercato ittico di Gaeta per seri problemi igienico-sanitari. La discussione del merito è in programma il prossimo 20 gennaio ma l’ex autorità portuale sta vagliando la possibilità di elaborare un nuovo bando pubblico per l’affidamento della struttura dell’ex Canaga sulla quale aleggia sempre lo spettro del danno erariale. Ma questa volta l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale è esente da alcuna responsabilità. Basta leggere la sentenza numero 00655 del Tar dell’11 novembre scorso…

Saverio Forte