Formia / Sosta a pagamento, trovato l’accordo tra sindacati e gestore

Formia Politica

FORMIA –  Entro il fine settimana sarà operativo a Formia il nuovo servizio della sosta a pagamento. Sarà una delle conseguenze dell’accordo raggiunto nella giornata di martedì tra i sindacati, le maestranze e la “K City srl”, la società che ha vinto l’appalto di sei anni bandito dall’amministrazione comunale del sindaco Paola Villa. L’intesa prevede che i 12 ausiliari del traffico – ereditati dalla vecchio concessionario del servizio, la Sis di Corciano, in provincia di Perugia – saranno assunti a tempo indeterminato e per 40 ore la settimana, inoltre non dovranno effettuare alcun periodo di prova e potranno lavorare esclusivamente nel cantiere di Formia contrariamente a quanto prospettato dall’azienda vesuviana che non aveva escluso, oltre ad un tirocinio iniziale da parte di chi svolge questo lavoro con abnegazione e professionalità da anni, che le maestranze potessero essere dirottate altrove. Sulla scorta di questo accordo questi lavoratori ora si dimetteranno per esser assunti dalla società di Portici che così potrà iniziare la sua dibattuta gestione a Formia.

Intanto nella polemica sul tardivo avvio del nuovo servizio è intervento – ma l’interessato dice di essere stato costretto a fornire la “reale versione dei fatti”- l’amministratore unico della “Sis” di Corciano, Antonio Di Donna. Il manager umbro era stato accusato di aver instaurato un “inutile braccio di ferro” con il nuovo gestore dopo aver autorizzato le ferie ai suoi ex dipendenti piuttosto che avviare le procedure del rispettivi licenziamenti: “Chi sostiene questo è in malafede – ha tuonato Di Donna – La Sis ha ricevuto soltanto una telefonata dal capogabinetto del comune Armando Russo che anticipava l’inizio, il 1 ottobre, della nuova gestione del servizio. Nulla di più. Bastava invece la convocazione di un tavolo tecnico, da parte del comune o, tutt’al più, del soggetto vincitore dell’appalto per effettuare il passaggio del cantiere. Non ci ha chiamato, invece, nessuno. I nostri ex ausiliari del traffico, a cui auguro tante fortune lavorative, sono stati autorizzati in ferie perché nel corso del rispettivo rapporto di lavoro le hanno semplicemente maturate”.

La “K City” intanto continua ad essere nel mirino delle opposizioni. Non solo del Partito Democratico ma anche della Lega. Ha appreso dall’ufficio patrimonio del comune che la nuova società del servizio utilizza da giorni uffici del palazzo municipale in piazza Santa Teresa per rilasciare gli abbonamenti senza alcuna autorizzazione o concessione. Inevitabile la presentazione di un’interrogazione ai vertici dell’amministrazione comunale e l’inserimento dell’argomento nell’ordine del giorno della prossima commissione trasparenza che, alla presenza del Segretario Generale Alessandro Izzi, bisognerà “capire – esordisce il coordinatore comunale Vittorio Pecorino – se ci sono eventuali responsabilità di qualcuno che ha concesso “a voce” un ufficio comunale”. Ma circola un altro interrogativo: la “K city” può svolgere il servizio – sembrerebbe nel parcheggio multipiano del piazzale della stazione ferroviaria – senza aver ancora definito il rapporto contrattuale con la Polizia Locale e quello sindacale con i lavoratori ex “Sis”? La Lega affronta subito un problema politico tacciando la maggioranza consiliare di “camaleontismo” sulla gestione della sosta a pagamento: “dopo aver annunciato la pubblicizzazione del servizio in campagna elettorale ha preso la strada esattamente opposta a quella per la quale i cittadini gli avevano dato fiducia. Lo stesso dimissionario assessore al bilancio – rimarca il coordinatore comunale del ‘carroccio’ Vittorio Pecorini – è arrivato a parlare di mancanza di requisiti o peggio ancora di requisiti aggirati… Alla Tmp (la società madre della “K city srl”) sono infatti dedicati, nell’atto di aggiudicazione, diversi capoversi in cui si rilevano i problemi avuti dall’azienda con altri Comuni e Anac , si fa riferimento ad un presunto “self cleaning” (cioè a dire che si sono auto ripuliti) adottato dall’azienda per evitare gli errori del passato, la si ammette solo perché le carte sarebbero formalmente a posto”.

E la Lega di Formia esterna un altro pesantissimo interrogativo: “Ma se al bando ha partecipato una sola azienda un motivo ci sarà. Forse è da considerare che all’interno degli incassi (un milione e 100mila euro all’anno per 6 anni) sono ancora considerati quelli del multipiano ormai andato all’asta. Sarà questo motivo di litigio con il concessionario in futuro? Noi speriamo di no ma le probabilità sono alte.”. Insomma il coordinatore leghista Pecorino denuncia sull’argomento “scarsa trasparenza” e anticipa di aver chiesto al gruppo consiliare di protocollare un accesso agli atti per “verificare, carte alla mano, anche le eventuali offerte migliorative perche sono già tante le cose che non tornano”.

Intanto ad una settimana non è ancora terminato il passaggio di cantiere che deve garantire tutto il personale compreso quello delle pulizie “ma nel più assordante silenzio dell’amministrazione che avrebbe dovuto gestire questo passaggio – aggiunge Pecorino – La sindaca battagliera, appena eletta, andava personalmente a controllare la società nella gestione degli abbonamenti, perche ciò non avviene oggi? E se avviene potrebbe spiegarci perche ha “regalato” ad una società che deve legittimamente fare utili un ufficio comunale nonostante quest’ultima doveva prendere dall’inizio della concessione un proprio ufficio come previsto dall’articolo 6 del Capitolato? Prevede che il “Concessionario elegge per ogni effetto della presente concessione domicilio nel Comune di Formia e dovrà dotarsi di idoneo ufficio, nello stesso Comune, atto alle attività di Front e Back Office inerenti la gestione delle aree di sosta a pagamento, la sede dovrà essere ubicata in zona centrale, facilmente raggiungibile e con accesso a norma per accogliere le persone diversamente abili”.

E la Lega ha sviscerato altre anomalie: Sempre “nel silenzio più assoluto” è stato aumentato il costo dell’abbonamento per cui chi deciderà legittimamente di fare un abbonamento non annuale pagherà un prezzo maggiore senza alcun posto auto in più. “Parcheggiare costerà di più anche sui nostri lungomari di Vindicio e S.Janni un euro e cinquanta centesimi all’ora invece della tariffa agevolata di 7 euro per 6 ore o 10 euro per l’intera giornata vigente fino a qualche giorno fa. E’ un chiaro segnale – conclude il coordinatore comunale della Lega di Formia – di incentivo turistico ai nostri stabilimenti balneari. Lo stesso abbonamento viene rilasciato molto lentamente, solo con prenotazioni, nonostante l’ufficio debba essere aperto al pubblico fino alle 13 come prevede il band. Ma abbiamo scoperto che non è plastificato e i cittadini sono stati costretti a recarsi presso il primo negozio con un ulteriore costo aggiuntivo!”

Saverio Forte