Formia / Scuola Vitruvio Pollione, il Pd: “A che punto siamo?”

Formia Politica Scuola

FORMIA – Qualcuno non condividerà ma anche Formia ha avuto durante l’estate ancora imperante la sua “Papeete” politica: il dibattito sul futuro ubicativo dell’istituto comprensivo “Vitruvio Pollione” e di parte del vicino plesso elementare “Edmondo De Amicis”. Il comune è stato destinatario nel 2018 di un finanziamento dello Stato che, attraverso la Regione, permette la sistemazione, riqualificazione e soprattutto la messa in sicurezza dell’istituto comprensivo di via Emanuele Filiberto e della palestra della dirimpettaia scuola elementare. L’amministrazione comunale ha avanzato, per esempio, l’”ipotesi esplorativa” per il primo plesso di dirottare altrove questo cospicuo finanziamento dei Ministeri dell’economia e dell’Istruzione proponendo la soluzione ubicativa, da molte parti osteggiata (a cominciare dalla dirigenza dello stesso istituto comprensivo “Vitruvio Pollione”) e diventata argomento estivo di scontro politico.

A chiedere ora lo stato dell’iter circa il mantenimento nel rione di Mola dell’istituto Pollione o la sua possibile delocalizzazione è il Partito Democratico che in una nota ha posto non pochi dubbi soprattutto di un in contro pubblico organizzato prima di ferragosto dal sindaco Paola Villa: “Cosa ha deciso di fare l’amministrazione Comunale? – s’interroga il neo presidente dell’assemblea Dem di Formia, l’ex consigliere comunale Gennaro Ciaramella – Ricostruire in loco oppure, come abbiamo proposto, riqualificare lo spazio fronte-mare dove sorge attualmente la scuola e ricostruire altrove? Che interlocuzione c’è stata con l’Amministrazione Regionale, quali proposte sono state portate?È necessario dare una risposta a queste domande; il tempo passa e le scadenze si avvicinano”. E proprio così perché il tempo non è un fedele alleato della Giunta formiana che entro la fine dell’anno è obbligata, per non perdere i finanziamenti per i quali si era prodigata proprio la precedente amministrazione comunale di centro sinistra, a completare il delicato e laborioso iter tecnico amministrativo entro l’anno. E il rischio è fondato: se il comune di Formia non approverà il progetto esecutivo, potrebbe vedersi revocati i dieci milioni di contributo. Il Pd rinnova ora le sue perplessità circa la ricostruzione nel quartiere di Mola dello stesso istituto Pollione: “Crediamo che l’opportunità sia da sfruttare al meglio: abbiamo la possibilità di liberare l’attuale spazio occupato dal plesso del “Vitruvio Pollione” di lasciare la didattica della scuola media all’interno del quartiere (proposta la soluzione dell’istituto tecnico commerciale “Filangieri” in via della Conca che, a sua volta verrebbe trasferito nel mini campus scolastico dove opera con ottimi risultati, in termini di offerta didattica e di conseguenza di numeri di iscritti, l’istituto per geometri “Tallini”), decongestionarlo e creare un’area pubblica che darebbe nuova vita al quartiere. Per questi motivi abbiamo proposto di costruire la scuola altrove – osserva Ciaramella – e siglare un accordo di programma con la Provincia. In una fase come questa, su un tema del genere, sentiamo la responsabilità di contribuire in maniera decisiva – pur non essendo al governo della città – al buon esito di questo percorso. Il Pd c’è ed è pronto a sostenere questo processo. È importante, però, che l’amministrazione renda conto del lavoro fatto e – conclude ilo presidente dell’assemblea degli iscritti del Pd – chiarisca cosa pensa. La “questione Pollione” è in piedi da gennaio e, per ora, non è stato deciso e fatto niente di concreto.Quindi, per tornare alla domanda iniziale, a che punto siamo sulla Pollione?”