Mennea Day, Formia dimentica di omaggiare il grande atleta

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FORMIA – Formia è una città che riesce a fare a meno di tutto, anche di ricordare ed omaggiare un atleta, un uomo, Pietro Mennea, che ha contributo, insieme ad un altro monumento dello sport italiano come Sara Simeoni, a farla conoscere in tutto il mondo, per oltre trent’anni e non solo, grazie ai suoi risultati ed imprese sportive. Sono tante le città in Italia, il 12 settembre, che ricordano i quarant’anni esatti dall’indimenticabile 19″ e 72 centesimi che, stabilito nell’altura dello stadio olimpico di Città del Messico, ha rappresentato per sedici anni e nove mesi il primato mondiale dei 200 metri piani. Hanno fatto peggio altri due campionissimi di sempre: Jesse Owens è stato primatista mondiale nel lungo per meno di quindici anni, Michael Johnson sui 400 metri piani per meno di tredici.

Quel record sarà ricordato con l’evento rievocativo denominato “Mennea day” che avrà come epicentro Matera – la città dei sassi e capitale europea della cultura 2019 – nel cui centro storico sarà posizionata una pista d’atletica sulla quale correranno tanti bambini. Hanno garantito la loro presenza la moglie della “freccia del sud”, quella Manuela Olivieri che continua a dire (nonostante tanti voltafaccia) di aver mangiato “divinamente solo a Formia e per merito di Pietro che non vedeva l’ora di farmi la città dove si allenava”, ed il presidente della Fidal Alfio Giomi. Tante le iniziative in programma e, tra queste, nello spazio allestito durante il servizio filatelico temporaneo, la “bollatura speciale” disponibile per tutti, cittadini ed appassionati collezionisti filatelici. Per l’occasione Poste Italiane ha realizzato una maxi cartolina da collezione (21×15 centimetri) a tiratura limitata, di dimensioni più grandi rispetto allo standard. Ritrae Pietro Mennea vittorioso al traguardo e riporta il bollo realizzato, completo del francobollo celebrativo dedicato al centenario della fondazione del Coni. Mancava l’ufficialità e ora l’ha data la stessa federazione italiana di atletica, fornendo i nomi delle città e località che hanno deciso di organizzare il “Mennea Day”: c’è Cassino ma non Formia che per il secondo anno consecutivo ha dimenticato di ricordarsi della “freccia del sud” che proprio all’interno del centro di preparazione olimpica “Bruno Zauli” ha preparato i suoi successi importanti, dal record del mondo di Città del Messico – che resta a distanza di 40 anni il primato europeo sulla distanza del mezzo giro di pista – all’oro olimpico di Mosca dell’anno successivo e alla partecipazione ai ben cinque edizioni delle Olimpiadi.

Una dimenticanza o cos’altro? Il gruppo consiliare della Lega ora chiama in causa l’attuale corso al comune che ha più volte definito, anche nell’ultima campagna elettorale amministrativa, “Formia città dello sport”. Mennea aveva festeggiato il trentennale del suo record del mondo del 12 settembre 1979 dieci anni fa vincendo il “Premio Cicerone – Città di Formia” in quella riuscitissima e prima edizione delle “Notti di Cicerone”. Fu un’indimenticabile serata quella trascorsa all’ombra del mausoleo in cui fu ucciso – secondo la tradizione – il filosofo arpinate. Il velocista pugliese fu premiato insieme all’archeologo Valerio Massimo Manfredi (che tenne una breve ma applaudita lectio magistralis sulla figura del grande oratore) alcune ore dopo essere diventato meritatamente cittadino onorario di Formia Mennea, oltre ad essere stato un grande sportivo, era anche un uomo di cultura.

Ora il gruppo consiliare ha chiesto al Sindaco Paola Villa e all’intero Consiglio Comunale di intitolargli il nuovo asilo nido comunale che, finanziato dalla Regione Lazio nel lontano 2012, è in fase di completamento nel quartiere di San Pietro, non lontano dalla caserma del gruppo della Guardia di Finanza e dello stadio degli Aranci dove lo stesso Pietro vi era giunto per la prima volta da Barletta nel 1970 per abbandonarlo definitivamente dopo le Olimpiadi di Seul del 1988. “Sarebbe un bel gesto – osservano i consiglieri comunali del carroccio Antonio Di Rocco e Nicola Riccardelli – per farsi perdonare dal compianto atleta di adozione formiana che gratuitamente e con orgoglio ci teneva a sottolineare il luogo di allenamento oltre a dare lustro alla nuova struttura scolastica”.

Saverio Forte