Formia / Commercio in crisi, l’Ascom chiede incontro urgente al presidente del consiglio comunale

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FORMIA – Non è un facile momento quello che stanno vivendo tanti commercianti del centro urbano di Formia. Costretti a subire per alcune sere a loro insaputa l’infelice e sterile provvedimento di pedonalizzazione del salotto buono della città, via Vitruvio, in occasione del Festival della Commedia Italiana organizzato dall’assessorato al turismo del Comune, ora lanciano un drammatico appello sulla situazione in cui versa il comparto, un tempo la prima voce del “Pil” cittadino. Se ne fa portavoce il presidente dell’Ascom territoriale di Formia Giovanni Orlandi che, prendendo atto di perdurante mancanza di confronto sulle istanze della categoria da parte del sindaco Paola Villa e della Giunta, si è rivolto al presidente del consiglio comunale di Formia Pasquale Di Gabriele.

Attraverso la sua figura e ruolo il presidente Orlandi chiede l’intervento della politica, sia di maggioranza che di opposizione su quello che definisce il “tema della crisi economica”. Per il presidente dei commercianti di Formia “l’acuirsi di questa situazione potrebbe avere pesanti ripercussioni anche sull’occupazione poiché potrebbe comportare, se la situazione non sarà affrontata insieme all’amministrazione comunale, la chiusura di ulteriori ed importanti attività”. Il presidente d’aula Di Gabriele, a differenza dell’esecutivo e dei suoi vertici, ha raccolto questo grido di dolore e ha convocato una delegazione dell’Ascom cittadina in occasione della conferenza dei capigruppo che, convocata per giovedì 10 luglio alle ore 16, dovrà fissare la data del prossimo consiglio comunale di Formia.

Per il presidente Orlandi l’incontro “ha l’obiettivo di portare all’attenzione dei capigruppo, quindi di tutto il consiglio comunale, lo stato di assoluta emergenza nel quale versa l’economia cittadina, una situazione che – conclude il massimo dirigente dell’Ascom – necessita di interventi immediati, non indifferibili che riportino fiducia negli operatori economici”.

Saverio Forte