Formia / Eventi estivi, i dubbi del consigliere comunale Pasquale Cardillo Cupo

Formia Politica

FORMIA – L’estate non è iniziata solo sul piano astronomico ed il consigliere comunale e provinciale dei Fratelli d’Italia, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, prova ad indossare i panni del meteorologo ma con una specificità: capire quale estate vivrà Formia sul piano turistico, culturale, culturale e aggregativo. “La domanda da porci – osserva l’esponente dell’opposizione consiliare – è non solo che genere di eventi, se di qualità o di natura nazionalpopolare, ma anche se effettivamente abbraccino la filosofia del marketing territoriale, se siano adeguati per vendere il territorio e attrarre flussi turistici che non sono soltanto interessati alla tintarella e ai bagni al mare. Perché se è vero che è necessario diversificare e anche destagionalizzare, resta da capire quali sono i contenuti offerti per gli eventi, i festival, le sagre, gli spettacoli”.

“In verità – prosegue Cardillo Cupo – l’unico aspetto positivo che vedo nella programmazione di eventi culturali e di intrattenimento della giunta Villa è che è stato ripristinato un cartellone dedicato a Cicerone, evento ideato dalla Giunta Forte e che era stato abbandonato perché ideato da un colore politico diverso da quella che l’aveva succeduto; un malcostume, questo, tipicamente italiano, dove si cestina ogni iniziativa, anche la più lodevole, poiché non appartenente al proprio credo politico o al proprio momento amministrativo. Resta da capire come il Comune di Formia intenda promuovere tutti i contenitori culturali, oltremodo costosi, che sono stati annunciati, perché ad oggi ancora non abbiamo assistito a un lancio reale territoriale di Formia e delle sue attrattive che riguardano il patrimonio monumentale e ambientale.

Mi chiedo: nelle condizioni di disagio attuale in che modo si possono attrarre flussi turistici? Anche perché gli eventi spot finora proposti sono inadeguati per rilanciare il territorio, appartengono a quel settore del turismo denominato ‘mordi e fuggi’ di cui la Città ed il settore turistico commerciale non sanno cosa farsene. Il rilancio del territorio è altro, presuppone dal marketing territoriale e non da attività calate senza un’unica idea caratteriale, che hanno –aspetto non certo trascurabile – un costo elevatissimo per i Formiani, costretti a tasse altissime per assistere al nulla. Resta da verificare alla fine della stagione – conclude l’esponente dei FdI – se i benefici saranno stati maggiori dei costi, ma se il buongiorno si vede dal mattino, a Formia è buio pesto.”

Saverio Forte