Formia / Randagismo, ancora attacchi al bestiame sui Monti Aurunci

Cronaca Formia

FORMIA – E’ diventata una lotta impari. Se l’ente Parco regionale dei Monti Aurunci non corre ai ripari chiedendo ed ottenendo un concreto intervento da parte della Regione Lazio, molti operatori del settore agro-zootecnico sono pronti a riconsegnare le rispettive “licenze” per la pratica dell’attiva pastorizia. Questo (ennesimo) grido di dolore, trasformato in appello, è stato lanciato da Michele Minchella, dell’omonima azienda agricola, dopo l’ultimo e grave attacco di cui è stata vittima la sua attività economica in località “Valle Sciro”, in prossimità di Monte Ruazzo, una delle asperità più alte del parco regionale dei Monti Aurunci, ai confini dei comune di Formia e Itri.

Nella notte tra venerdì e sabato un branco affamato di lupi – almeno secondo la versione di Minchella che, insieme al figlio Giuseppe, sta cercando di portare avanti una storica attività legata alla pastorizia sul territorio del sud-pontino, da Formia ad Esperia passando per Itri – ha “attaccato” ed ucciso un esemplare di vitello che, nato da pochi giorni, sta pascolando allo stato brado in località “Valle Sciro”. E’ stato l’ultimo tributo in ordine di tempo al fenomeno del randagismo il cui bilancio, in termine di vittime e di perdite economiche procurate ad aziende agro-zootecniche ad esclusiva conduzione familiare, comincia a farsi preoccupante.

L’ente Parco, dopo quest’ultimo episodio, è stato invitato a chiedere lo stato d’emergenza alla Regione Lazio che sinora non ha riconosciuto meritevoli di risarcimento i casi in cui diversi capi di bestiame (vitelli, capre, pecore e cavalli) sono stati uccisi a macchia di leopardo sul territorio della stessa area protetta arrivando a lambire realtà territoriali medio-basse e collinari (località Pientime a Maranola e la frazione di Castellonorato a Formia) e finanche la contrada “Solacciano” a Minturno che non fa parte del parco regionale dei Monti Aurunci. Una soluzione va trovata, magari anche con un compresso tra le parti, e ne occuperà la nona edizione della festa della “Transumanza aurunca 2019ì, un’autentica festa della pastorizia del territorio che, organizzata dalla famiglia Minchella, sarà recuperata domenica 2 giugno in località Acquaviva sul territorio montano di Formia del Parco regionale degli Aurunci. E sono stati invitati a parteciparvi i dirigenti dell’ente Parco dai quali i pastori attendono utili e concrete rassicurazioni sulla questione dei lupi affamati.
Saverio Forte

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