Formia / Acqualatina, scontro tra Enrico D’Angelis e il sindaco Paola Villa

Formia Politica

FORMIA – Il rapporto, storicamente conflittuale, tra il comune di Formia e Acqualatina e soprattutto l’ipotesi di una nuova emergenza idrica nei prossimi mesi hanno riaperto in questi giorni i una dolorosa ferita nei rapporti, politici e personali, tra il sindaco Paola Villa ed un ex “colonnello” della sua coalizione alle elezioni amministrative dello scorso anno, Enrico D’Angelis. Il dimissionario coordinatore di una delle quattro liste della nuova maggioranza consiliare, di “Formia città in comune”, è stato il protagonista di un durissimo e velenoso scontro con il capo dell’amministrazione comunale arrivando ad utilizzare termini e apprezzamenti ai limiti della diffamazione. Impegnato in questi giorni con il fenomeno naturale dell’improvvisa fioritura algale nel tratto di mare lungo il litorale di levante, il sindaco di Formia ha deciso di dar fuoco alle polvere motivando il suo voto contrario al bilancio dell’esercizio 2018 di Acqualatina sostenendo come due suoi principi caratterizzanti debbano essere la sua veridicità e correttezza.

Non erano tardate ad arrivare le osservazioni e le contestazioni dei sindaci nell’assemblea dell’Ato 4 sino a quando il presidente del consiglio d’amministrazione dell’ente gestore, l’avvocato Michele Lauriola, scriveva agli stessi specificando come il “Recupero dispersioni” vada inteso come “Recupero dispersioni amministrative” consistenti nelle azioni di ricerca e di trattamento delle irregolarità contrattuali….” Facile per il sindaco di Formia concludere che “Chi ha votato il bilancio, ha votato qualcosa di non veritiero e corretto”. “Acqualatina spende all’anno un milione e 880mila euro nell’affitto delle autobotti e, scorrendo la voce “investimenti”, ci sono circa 210 mila euro per il recupero delle dispersioni fisiche di rete, per tutta la provincia!!! Come si fa a recuperare il 70% di dispersioni con questi quattro spiccioli? – aveva attaccato Paola Villa – Intanto il nuovo amministratore delegato Marco Lombardi parla solo oggi di un “allert” per l’approvvigionamento idrico del sud pontino”. Questo allarme ha motivato il comune di Formia a chiedere un immediato incontro in Prefettura per l’”allert” lanciato affinché “non si arrivi ad uno scarico di responsabilità!”. Sin qui l’informazione di servizio del sindaco di Formia.

Enrico D’Angelis, smarcatosi definirivamente dall’amministrazione formiana dopo il disastro elettorale delle “provinciali”, ha preso la palla in balzo per sostenere come esista da tempo una “forte forte riduzione della pressione notturna che torna a valori normali solo verso le sei del mattino”. Da qui la “necessità” del ‘cittadino’ D’Angelis di porre al sindaco Villa alcune domande: “L’amministrazione di Formia quale linea intende avere nei confronti di Acqualatina oltre quella del conflitto? E quali risultati concreti diversi da quelli precedenti si è riusciti ad ottenere nel pur breve periodo di governo di questa amministrazione? E poi un’altra cosa: c’è già stata una valutazione collegiale sullo stato delle forze in campo e sul rischio di un isolamento di Formia e se una richiesta di intervento del Prefetto può essere una risposta di medio periodo adeguata alle necessità della nostra città? Più brutalmente quale previsione di risultati ottenibili fa questa amministrazione sul breve medio periodo? E di più: la stretta di mano che ho visto pubblicata su facebook tra i sindaci di Formia, Gaeta e Minturno è pensabile che abbia una valenza vera anche per quello che riguarda la posizione nei confronti di Acqualatina oppure su quel versante vale la regola dell’ognuno per sé e Dio per il comprensorio?”

La replica di Paola è stata decisamente stizzita dopo aver difeso il suo operato di controllo sull’operato dell’ente gestore nei tavoli Prefettizi (il prossimo è in programma il 14 maggio):” Passare da essere unico comune che vota contro un bilancio ed arrivare ad essere in tre non parlerei di isolamento. Certo la parte pubblica dovrebbe unirsi, siamo ancora lontani da tutto ciò.

Intanto oggi non siamo più soli… sarà poco…ma per me non lo è. In realtà non ci si accontenta di essere per ora in pochi, ma è una realtà che va affrontata, senza scuse e soprattutto senza sentirsi migliori di qualcun altro”. Enrico D’Angelis in questa polemica a distanza, attraverso la rete, sa di togliersi qualche sassolino dalle scarpe: “Fa piacere sentirti dire – scrive al sindaco di Formia – che è fondamentale non sentirsi migliori di qualcun altro. Pensa che in questo primo anno di mandato da Sindaco ho avuto esattamente la sensazione che tu avessi dimenticato questa saggia considerazione. A dire il vero non solo tu, ma anche altri due o tre membri del tuo esecutivo. Bene quindi esprimere questo concetto, auguro a te e alla città che tu riesca a dare continuità e attuazione ad esso più di quanto non ti sia riuscito di fare in questo primo anno. Con serenità e tranquillità vedrai che non sarà difficile a patto di volerlo. Buon lavoro”. Il sindaco passa al contrattacco e la risposta è verbalmente violenta: “Spero che anche tu, come tanti altri, non si fermino alle apparenze dei social per fare osservazioni a questa amministrazione, ma non mi addentro in “quisquilie” e proprio perché non ci si sente superiori e migliori si lavora prendendo tanti suggerimenti e cercando anche di discuterne. In questo primo anno ancora da finire tante cose sono state fatte, tanti debiti sono stati pagati, ma tanti per davvero, tanti errori e tanti insulti, insulti gratuiti anche da chi si ergeva a politico navigato”.

L’ex coordinatore di Formia città in comune fa ora ricorso all’ironia rispondendo al sindaco Villa: “Buona navigazione! Bene per Formia. Io per la verità mi ero un po’ addentrato…sperando di non averti mai insultato anche quelle volte che discutevo animatamente e inutilmente con te..per il resto sempre convinto che meglio chi le pensa e le dice di chi le pensa, non le dice ma le sussurra. Vedo però che anche tu non disdegni i social…” Paola Villa a questo punto della conversazione fa un’analisi sull’utilizzo dei social media: “Non li ho mai disdegnati, penso che abbiano tanti aspetti positivi. Purtroppo tanti li usano per insultare ed anche inventare e scrivere cose non vere. Le nostre discussioni non sono mai state senza rispetto, tu le hai ritenute inutili, ovviamente ne prendo atto. Io continuo a credere che non ci siano ricette, ma quanti pasticcieri che ho incontrato in questi nove mesi, tutti grandi pasticcieri.” D’Angelis si rende che il dialogo sulla rete sta deragliando: “Il pasticciere è un gran bel mestiere. Della inutilità delle nostre discussioni, purtroppo, non prendi atto adesso. In realtà hai dato dimostrazione della loro inutilità con le decisioni e i comportamenti che hai messo in campo. Avevi, ovviamente, piena libertà di prendere le decisioni che hai preso e mettere in campo i comportamenti che hai avuto, ma non dirmi che prendi atto adesso, perché lo dico io, che quelle discussioni sono state inutili. Ma nessuno scandalo. Capita. Buon lavoro e in bocca al lupo a Formia. Ne ha bisogno.”

Il finale di questo sfida dialettica è pirotecnico: ”Certo, in bocca al lupo a Formia, e viva il lupo!!! Speriamo che viva molto meglio degli ultimi vent’anni!” – aggiunge il sindaco Villa. L’attacco di D’Angelis è senza precedenti sia sul piano politico che personale: “Quando ti mancano argomenti metti in mezzo il passato e lo agiti come una stoffa rossa davanti agli occhi dell’interlocutore pensando forse di provocare una reazione stizzita. Lo avevi detto, te ne rendo merito, che era giunto il tempo di tornare a fare la talebana e coerentemente lo sei ridiventata. Io non mi stizzisco perché ho riletto i miei anni di impegno politico cittadino e gli esiti di quelle vicende con una spietatezza che non ha atteso la tua comparsa in politica per esprimersi. Ho creduto che tu potessi interpretare quella necessaria riunificazione della città che io vedo come sola via di uscita dal pantano. Credo di aver fatto un errore di valutazione anche nel rapportarmi a te e alla tua maggioranza con il massimo della franchezza priva di retropensieri – conclude senza peli sulla lingua D’Angelis scrivendo al sindaco di Formia – Ma, pur se sconfitta dai comportamenti altrui, quella della franchezza e della lealtà era l’unica strada che aveva un senso percorrere. Tocca a te, ai tuoi assessori e ai consiglieri comunali se i tuoi assessori non sentiranno lesa la propria maestà, fare sì che la città possa vivere meglio degli anni scorsi. Guarda che non dovrebbe essere difficile. E le persone lo sanno che non dovrebbe essere difficile perché fare un po’ meglio del peggio è sempre abbastanza facile, perciò molti non capiscono perché ci stai mettendo tutto questo tempo. Ma hai tempo per recuperare soprattutto se continui a non ascoltare chi ti chiede di fermarti un attimo a capire in che direzione stai andando. In fondo, come sei abituata a rispondere, tu quella direzione la conosci già…”

Saverio Forte