Castelforte / Inaugurato il Museo della Guerra [VIDEO]

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CASTELFORTE – Sono trascorsi 75 anni dalla liberazione dall’occupazione nazi-fascista e Castelforte non vuole dimenticare, a beneficio soprattutto delle future generazioni, cosa hanno rappresentato quei tragici momenti del maggio 1944, tante cicatrici, tuttora aperte, nelle mura e nella storia personale e collettiva di un intero popolo. In quest’ottica l’amministrazione comunale aurunca ha organizzato una “due giorni”, 11 e 12 maggio, di intensa e straordinaria emozione in stretta collaborazione con alcune e lodevoli realtà associative del territorio. Tra queste l’associazione “Linea Gustav Fronte Garigliano” che, dopo anni di appassionate ricerche storiche, ha realizzato, a proprie spese e cura, un museo dedicato alla seconda guerra mondiale all’interno di locali di proprietà comunale. Si tratta del “War Museum Gustav Line Garigliano Front”, un contenitore che, grazie all’infaticabile opera compiuta negli ultimi 9 mesi dal suo infaticabile presidente Giuseppe Caucci e dai suoi più stretti collaboratori, il comune – il progetto era stato avviato con molta lungimiranza nel 2016 dall’ex sindaco Patrizia Gaetano – intende contribuire a riempire per non dimenticare i lutti e le tragedie, umane e materiali, dell’ultima guerra ma anche avviare un percorso di crescita culturale e turistica. I lavori sono stati in parte finanziati dalla Micron Foundation e seguiti dall’Ing. Claudio Leonetti.

Il sindaco Cardillo nell’intervista video si dichiara convinto che la sua Castelforte, la “Little Cassino”, grazie a questo bellissimo ed accogliente saprà inserirsi, con tutti gli innegabili risvolti di natura economica e occupazionale, in un itinerario regionale e nazionale proteso a rinvigorire la memoria, quella con “m” maiuscola.

INTERVISTE Giancarlo Cardillo, sindaco di Castelforte e Giuseppe Caucci, presidente associazione “Linea Gustav Fronte Garigliano”

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Le celebrazioni del 75° anniversario della liberazione di Castelforte hanno coinvolto diverse e importanti istituzioni. Tra queste il locale istituto comprensivo che, grazie alla sensibilità del dirigente scolastico Amato Polidoro, ha ospitato la presentazione di un libro dedicato alle “Città martiri” e curato dall’associazione nazionale Combattenti della Guerra Liberazione il cui presidente Alessandro Cortese de Bosis è intervenuto insieme all’Ammiraglio Giuliano Manzari, direttore del Centro Studi e Ricerche Storiche sulla Guerra di Liberazione 1943 – 1945.

INTERVISTA Amato Polidoro, dirigente istituto comprensivo Castelforte

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La celebrazione-evento, per quanto riguarda la giornata di sabato, si è conclusa in tarda serata in Piazza San Rocco dove, il Comune, in collaborazione con l’associazione “Linea Gustav Fronte Garigliano” ha proposto una rievocazione animata dell’attacco alleato con il quale fu liberata Castelforte e sfondato il muro di difesa tedesca eretto sulla linea Gustav. Un evento rievocativo molto particolare, una vera e propria novità che non ha precedenti forse nemmeno a livello nazionale. Sono stati diffusi non solo la sonora dell’attacco sferrato ma anche video originali dell’epoca accompagnati da uno spettacolo di bombe e traccianti capaci di far rivivere quelle tragiche ore che hanno illuminato a giorno la notte più cupa della storia di Castelforte e dei suoi figli. Dopo questo vero evento è seguita la suggestiva visita notturna e guidata del museo.

Domenica 12 maggio Castelforte ha accolto i fanti piumati della Fanfara della Brigata Bersaglieri Garibaldi, protagonisti in Piazza San Rocco per rievocare l’ingresso degli alleati e sfilare nella centralissima via Alfredo Fusco. L’accoglienza è stata riservata dalle più alte cariche istituzionali e politiche del territorio, dai gonfaloni dei Comuni che hanno vissuto la tragedia della seconda guerra mondiale sulla linea Gustav, dalle rappresentanze della forze armate e di polizia, dalle associazioni, dai gruppi e dai cittadini non solo di Castelforte. Il concerto della Fanfara della Brigata Bersaglieri Garibaldi è stato dedicato alle vittime della linea Gustav. Insomma per due giorni Castelforte è ridiventata, come lo è stato, davvero, per la storia, il centro strategicamente più importante del fronte Garigliano della linea di difesa tedesca la cui conquista ha permesso agli alleati di risalire l’Italia dopo nove lunghi mesi di orrore, morte e distruzione. E il sacrificio della comunità e del centro aurunco è stato sottolineato anche da Emiliano Ciotti, l’indomito presidente dell’associazione che, tra mille polemiche, sta cercando di onorare le migliaia di vittime delle “marocchinate” che, purtroppo, non sono mancate – come ha osservato nell’intervista allegata – neppure a Castelforte e nella parte iniziale della Linea Gustav.

INTERVISTA Emiliano Ciotti, presidente associazione vittime delle marocchinate

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