Formia / Mancanza di programmazione e uffici allo sbando, l’attacco della Lega

Formia Politica

FORMIA – I dirigenti del comune di Formia fanno un uso inflazionato delle proroghe per l’affidamento degli appalti, delle forniture e degli incarichi? Nulla sotto il sole, “l’avevamo denunciato noi nelle commissioni trasparenza del 12 novembre e del 10 dicembre scorso quando avevamo chiesto “l’audizione del Segretario Generale, nella qualità di Responsabile della Trasparenza, per relazionare in merito alla situazione di gare, affidamenti e concessioni scadute e relative proroghe mai motivate”. A denunciarlo è ora il capogruppo della Lega Antonio Di Rocco che definisce tardiva la presa di posizione dei giorni scorsi del segretario Izzi che aveva invitato i vertici dell’apparato burocratico-amministrativo e della stessa amministrazione comunale ad esercitare una sorta di moratoria per il ricorso continuo alle proroghe.

La Lega effettua una radiografia impietosa in cui è “ridotta la città dopo un anno di governo-Villa (“parcheggi chiusi, strade piene di buche, pali della luce spenti, erba alta, manutenzione praticamente assente su tutto il territorio comunale tanto che nella centralissima piazza Mattei, a causa di qualche mattonella rialzata, da mesi fanno “bella presenza” delle transenne simili alle gabbie di un pollaio”) e sulla mancata programmazione per lo sviluppo futuro della città. Il capogruppo Di Rocco effettua alcuni esempi dietro i quali intravvede – a suo dire – la latitanza dell’amministrazione formiana: “Si continuano a vedere navi da crociera che attraccano a Gaeta in un porto commerciale tra carbone e merci di ogni genere, quando invece a Formia abbiamo un attracco, una stazione marittima nuova di zecca e un parcheggio lasciati in totale abbandono. Potrebbero essere utilizzati per far visitare la città a migliaia di turisti – osserva Di Rocco – Si continuano a vedere provvedimenti, ad esempio il bando sull’affidamento delle spiagge pubblicato a maggio inoltrato, che vengono adottati fuori tempo massimo per poter consentire agli operatori o ai giovani del territorio di organizzarsi con le loro attività. Non ci sembra che questo sia il modo per evitare che i giovani lascino la città in cerca di occupazione.”

E poi la gestione e la promozione dei beni archeologici di Formia è lasciata “alla buona volontà di alcuni operatori, mentre per alcuni beni è stata fatta una proroga del vecchio servizio che comportava, non certo per demerito dei gestori quanto per le modalità di affidamento, molte lacune. L’amministrazione non sta facendo nulla per mettere a sistema questo inestimabile patrimonio; evidentemente parlare di una gestione integrata di questi beni è già una “cosa troppo grande” per loro”.

Il principale atto d’accusa di Di Rocco è drastico: “La verità è che l’incompetenza, la mancanza di idee e le bugie dette in campagna elettorale stanno affiorando giornalmente e in maniera sempre più dilagante”. Nella lettera del segretario generale Izzi si stigmatizzavano, non a caso, il non decidere, il rinvii ed il ricorso ai pareri precedenti. Di Rocco avanza un interrogativo: “È questo che si aspettavano i cittadini formiani lo scorso maggio quando hanno dato fiducia a questa amministrazione? Un’amministrazione che non decide nulla?” Il segretario generale è arrivato a sostenere in questo contesto di “assoluta mancanza di programmazione” di “ripristinare quei presidi di legalità e tassatività dell’agire pubblico” parlando del “reiterarsi di condotte gestionali finalizzate alla costante e pervicace violazione della normativa in tema di proroghe, acquisti, forniture, di appalti scaduti e, anzi, più volte scaduti!”. Per il capogruppo del carroccio si tratta di “accuse precise e molto gravi che vanno oltre la semplice incapacità di gestire la cosa pubblica. Dove sono tutti i paladini della legalità – si chiede – che in campagna elettorale davano giudizi e processavano sommariamente esponenti delle passate amministrazioni? Lo sanno che, come peraltro ricordato dall’avvocato Izzi, il Piano Nazionale Anticorruzione, predisposto dall’Autorità nazionale anti corruzione, considera “proprio l’istituto delle proroghe quale attività provvedimentale a più alto rischio corruzione?”. E Lega chiama in causa il rapporto con la Formia rifiuti zero: “Emblematico è stato il caso della proroga dell’amministratore Raphael Rossi. Una campagna elettorale passata a lamentarsi del servizio offerto, dei costi di gestione della società e delle enormi tasse pagate dai cittadini, e poi, quando a novembre del 2018 finalmente scade il contratto all’amministratore, la Sindaca che fa? Decide di… non decidere! Una bella proroga e si va avanti così.

Ci chiediamo: se per individuare un nuovo amministratore della Formia Rifiuti Zero non sono bastati 6 mesi di amministrazione, quanto dovrà passare per pensare ad un piano regolatore? Quanto tempo ci vorrà a progettare una pista ciclabile o una nuova opera pubblica? A ristrutturare una piazza? Il Sindaco e gli amministratori dopo un anno non hanno nemmeno più la scusa di appellarsi, come loro solito, alle “passate amministrazioni”: sono loro ad aver scelto o confermato alcuni dirigenti comunali “chiave” e ad aver riorganizzato la macchina amministrativa secondo i loro desiderata. Tutto ciò, conclude il Segretario, ma è sotto gli occhi di tutti i cittadini, “si riflette negativamente sulla qualità dei servizi che l’Amministrazione deve rendere ai cittadini, e comporta una visione oltremodo negativa dell’operato dell’Ente da parte dell’opinione pubblica”. E se a sottoscriverlo è – termina Di Rocco – il Segretario generale del Comune…”

Saverio Forte