Chiesto lo scioglimento delle amministrazioni di Sperlonga e Gaeta, l’interrogazione di Trano

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SUD PONTINO – Il deputato del Movimento 5 Stelle, Raffaele Trano, ha presentato un’interrogazione con la quale chiede lo scioglimento delle amministrazioni comunali di Sperlonga e Gaeta e l’accorpamento dei commissariati di Gaeta e Formia in un unico presidio di Polizia, potenziato con l’istituzione della Squadra Mobile.

“Oltre 40 documenti prodotti, tra relazioni di organi dello Stato, sentenze ed articoli di giornale – dichiara Trano – ricostruiscono una realtà dove colletti bianchi, speculazione edilizia ed infiltrazioni mafiose si ritrovano a diretto contatto, talvolta mescolandosi tra loro. Nuovi elementi emersi in questi mesi, e la notevole mole di processi in corso, hanno richiesto un’attenzione quasi quotidiana. Ne emerge un quadro devastante, dove nessun Comune del territorio prende provvedimenti adeguati, eccetto il comune di Formia. Anzi c’è chi si costituisce in giudizio contro le tesi della Procura. Uno spaccato di ‘Antistato’ che dovrebbe vedere la società civile e la politica unirsi compatta. Ma così non è.

Ormai è chiaro a tutti che in questa provincia c’è una ‘zona grigia’ molto estesa. Affrontare l’argomento o parlarne pubblicamente scatena reazioni nervose. La reticenza dei politici a parlarne, è un fatto assodato. Penso ad esempio alla reazione scomposta davanti al mio invito agli imprenditori a denunciare chi trucca il mercato rendendo inutili le gare d’appalto e gli altri strumenti di assegnazione.

Il nerbo dell’interrogazione è costituito da alcuni miei atti indirizzati alle diverse autorità ed atti dell’associazione antimafia Antonino Caponnetto, la quale spero che, al fine di successive eventuali collaborazioni, prenda atto una volta per tutte dell’impegno messo in campo in sinergia con la collega Ilaria Fontana ed i membri della commissione Antimafia Angela Salafia e Andrea Caso”.

Il testo completo dell’interrogazione presentata lo scorso 5 aprile:
Al Ministro dell’interno, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
da anni si assiste in tutta la zona dell’estremo Sud Pontino (Formia, Fondi, Gaeta Itri,
Sperlonga, Minturno e dintorni) alla penetrazione nel tessuto imprenditoriale e commerciale di
pericolosi clan criminali come emerge da episodi di cronaca, interrogazioni parlamentari, relazioni
semestrali di Dia ed antimafia;
l’attività di contrasto, ad avviso dell’interrogante, è ancora molto indietro nell’individuazione di
patrimoni e relativi prestanome;
ultimamente sono aumentati i casi di corruttela politico-amministrativa nei comuni più
popolosi del Basso Lazio, in cui si intravedono ipotesi di penetrazione di infiltrazioni della criminalità
organizzata, oltre che nei settori dell’edilizia, anche negli appalti pubblici;
il comune di Sperlonga, guidato da un sindaco plurinquisito e già sospeso tre volte, è assurto
agli onori della cronaca nazionale per il sequestro operato dai carabinieri della nuova ala del polo
scolastico denominato Sottotenente Alfredo Aspri di Sperlonga (LT) a cui nella stessa giornata è
seguito quello della palestra del liceo scientifico Enrico Fermi di Gaeta (LT), tuttora non in uso;
l’amministrazione comunale di Sperlonga si era schierata inizialmente a favore del dissequestro
della scuola;
in seguito alle inchieste «Tiberio I» e «Tiberio Bis» i carabinieri, oltre a prevenire il pericolo
di crollo sulla testa dei bambini, hanno effettuato una serie di accessi in vari comuni su appalti
«lievitati» considerevolmente, ma l’unico comune ad aver preso provvedimenti nei confronti di ditte
coinvolte in appalti pubblici è il comune di Formia;
è rimasta inevasa una richiesta dell’interrogante all’Anac di controllo degli appalti, Autorità che
recentemente ha ritenuto inefficace il piano anticorruzione di Sperlonga;
altre presunte infiltrazioni malavitose si evidenziano negli articoli «Nuova Sperlonga, Welcome»
pubblicato dal giornale «LaProvincia» il 20 febbraio 2010 e «Marcianise e Dintorni» pubblicato dal
giornale «Latina Editorialeoggi» il 17 luglio 2015, nella realizzazione del piano integrato. Il comune
di Sperlonga ha chiesto di prendere parte nel processo «piano integrato», «costituendosi in giudizio
quale parte offesa» a supporto dell’attività di Cusani e dunque contro le tesi della procura;
in più di un finanziamento risulta coinvolta la Banca Popolare di Fondi;
sono in corso diversi processi, a quanto consta all’interrogante, nessuno per associazione a
delinquere di stampo mafioso;
vaste porzioni di territorio del comune di Fondi sono soggette ad interessi speculativi bloccati
dalla contrastata istituzione del parco Monti Ausoni e lago di Fondi e più recentemente dal Tar;
in un’area attigua è sorta la tenuta Vento di Mare, agriturismo per il quale i carabinieri
ipotizzano l’esercizio di attività commerciale;
con interrogazione n. 4/06102 del 2016, il senatore Giarrusso Mario Michele paventa in zona la
presenza di clan camorristici e nello specifico del clan Gaglione-Moccia –:
se, considerato il gravissimo fenomeno delle infiltrazioni mafiose nella zona, siano state
adottate iniziative per avviare o incrementare specifiche attività di controllo e prevenzione sul
territorio, nonché se si intenda valutare la sussistenza dei presupposti per assumere iniziative, ai
sensi degli articoli 141 e seguenti del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, presso
i comuni di Sperlonga e Gaeta;
se non si ritenga di approfondire le proposte dell’Associazione Caponnetto circa la creazione
di un unico distretto di polizia nel golfo di Gaeta dotato di una sezione della squadra mobile che
unifichi le funzioni dei due commissariati attualmente esistenti per contrastare più efficacemente la
criminalità organizzata.