Gaeta / Ufficio del giudice di pace, avvocati in azione contro la chiusura

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GAETA – Mentre la politica comprensoriale non riesce a trovare la stessa velocità ed intensità nel tentativo di salvaguardare l’ufficio del giudice di pace di Gaeta, gli avvocati cercano di porvi rimedio. La prima riunione del rinnovato consiglio dell’ordine di Cassino ha deliberato di prorogare per altri tre mesi l’incarico ad una giovane laureata di Gaeta ad assolvere a mansioni impiegatizie presso l’importante struttura giudiziaria di cui la sopravvivenza è sempre più a rischio per il mancato rispetto degli impegni economici assunti dai comuni del Golfo che hanno aderito nel 2014 ad un consorzio ad hoc.

Avv. Marco Vento

La delibera è stata sostenuta dai riconfermati consiglieri dell’ordine eletti in occasione delle elezioni del 24 gennaio scorso: Marco Vento di Spigno Saturnia e Simonetta Cerri di Scauri. Componenti del consiglio dell’ordine nel secondo ed ultimo mandato del presidente Giuseppe Di Mascio, Vento e la Cerri hanno deciso di sostenere l’elezione del neo presidente Gianluca Giannichedda, fratello di Giuliano, l’ex centrocampista di Sora, Udinese, Lazio, Juventus e della stessa nazionale italiana di calcio. E l’ottimo lavoro nel mandato 2015-2019 Vento – che potrebbe essere candidato a sindaco alle elezioni amministrative al comune di Spigno Saturnia del 26 maggio prossimo – e Cerri l’hanno riscontrato nelle urne risultando il settimo e l’ottavo degli eletti rispettivamente con 576 e 560 voti. Si erano piazzati nelle retrovie gli altri due candidati rappresentanti del Foro del golfo: il minturnese Ernesto Ferrara (17° con 273 preferenze) e la gaetana Claudia Magliuzzi (19° con 255 voti personali).

Se la litigiosa avvocatura di Formia da tempo è scomparsa dai radar nei ruoli che contano, gli avvocati Vento e Cerri hanno chiesto, al di là delle soluzioni tampone come la conferma del proprio personale di supporto, un intervento del neo presidente Giannicchedda per la salvaguardia dell’ufficio del giudice di Gaeta. Lo farà nei prossimi giorni quando il rieletto consiglio dell’ordine di Cassino incontrerà il presidente del Tribunale di piazza Labriola Massimo Capursio per evitare che la situazione degeneri.

Il comune di Formia è debitore nei confronti del comune di Gaeta (che nell’ambito del consorzio è compartecipe per la disponibilità dei locali di sua proprietà nell’ex palazzo di Giustizia in località Calegna) di 52mila euro per l’annualità 2017 e di 105mila per quella 2018. Il sindaco Mitrano e la dirigente della ripartizione finanziaria del comune di Gaeta Veronica Gallinaro avevano scritto alla sindaca Paola Villa per ottenere queste spese di “compartecipazione “ ma – ha fatto sapere Mitrano – “non abbiamo avuto ancora alcun riscontro”. Il sindaco di Itri, l’avvocato Antonio Fargiorgio, è il più concreto – almeno – nella risoluzione di questa controversia. Ha preso contatto con la nuova governance del consiglio dell’ordine di Cassino per fissare un incontro e rinnovare una sua vecchia richiesta, quella di censire, attraverso l’insediamento di un tavolo tecnico, i numeri e l’attività dell’ufficio del giudice di pace di Gaeta sul mandamento dell’ex Tribunale (dunque coinvolgendo gli altri comuni del sud-pontino che non hanno aderito quattro anni fa al Consorzio) perché il suo funzionamento – come prevede il decreto legislativo numero 155/2012 – possa essere sostenuto finanziariamente non solo dai comuni di competenza ma dallo stesso Ministero di Giustizia attraverso una percentuale tariffaria da “estrapolare” dall’iscrizione a ruolo dei contributi unificati e dalla vendita delle stesse marche da bollo.

Patrizia Menanno

Che bisogna darsi da fare l’ha capito anche il Partito Democratico in piena campagna elettorale in vista delle primarie nazionali del 4 marzo. Tutti sono del parere di difendere l’operato ma anche di sollecitare il potenziamento di quest’unico presidio giudiziario di prossimità” ma la responsabile dell’unità tematica “Giustizia e Legalità” del primo circolo “Piancastelli – Diana” , l’avvocato Patrizia Menanno, arriva ad ipotizzare l’intervento diretto della Regione Lazio dopo aver criticato però il ruolo del comune capofila, cioè Gaeta(“oltre a chiedere legittimamente denaro in base alla Convenzione stipulata si sta attivando per superare le ormai croniche difficoltà finanziarie e l’inefficienza dell’Ufficio?”): “Puo farlo attraverso la contribuzione diretta o mediante il distaccamento di proprio personale, come accaduto per molti altri Uffici dei Giudici di Pace (per tutte vedasi la Regione Basilicata (per l’ufficio di Polla) e le Marche (per l’ufficio di Fabriano) che hanno cofinanziato il mantenimento dei presidi giudiziari”. L’avvocato Menanno condivide la tesi originariamente rilanciata dal sindaco Fargiorgio. Ecco i numeri. Le 1500 pendenze civili annue (i cui importi per contributi unificati vanno da 43 a 237 euro ciascuna, ed escludendo quindi ove da applicare le marche da 27 euro e quelle per il rilascio di copie) generano incassi per almeno circa 150 mila euro, interamente trattenuti dallo Stato: “Occorre, quindi, con umiltà aggregarsi alle altre realtà nazionali che stanno lottando sul tema per discutere del ristoro almeno di una quota dei contributi unificati incassati dallo Stato, vincolandoli alle spese di gestione sostenute dai Comuni quali fitti dei locali, utenze e fotocopiatrici.”

Il ruolo degli enti locali, in primis dei comuni del sud pontino aderenti al consorzio è un tasto molto dolente e non solo: “Occorre anche rivendicare a favore dei dipendenti Comunali assegnati agli uffici del Giudice di Pace, ai quali viene erogato lo stipendio dai rispettivi Comuni, il pagamento dell’indennità giudiziaria a carico del Ministero, atteso che i contratti collettivi Enti Locali non prevedono tale bonus.” Il Pd di Formia ha da ridire anche sulla posizione, sinora dominante, palesata dal comune di Gaeta per il fatto di essere proprietario dell’ex palazzo di Giustizia per il quale sta pagando un mutuo: “Il comune di Gaeta non può pretendere dagli altri comuni, a cominciare da quello di Formia, un riconoscimento economico per offrire l’ospitalità all’ufficio del giudice di pace quando poi la Giunta Mitrano ha deciso di accogliere lo sportello di Formia dell’Inps a titolo gratuito. C’è da mettersi alla ricerca di idonei locali comunali non necessariamente a Gaeta (essendo possibile spostare la sede dell’Ufficio con un semplice decreto del Ministero), da utilizzare gratuitamente ovvero da condurre in affitto a prezzi più ragionevoli. La politica ha il compito di cercare le strade per risolvere i problemi – conclude l’avvocato Menanno – mentre l’immobilismo e le sterili polemiche servono solo ad alimentare divisioni ed inasprimenti, non giovando certamente alla comunità.”

Saverio Forte