Castelforte / Rifiuti, il Comune non paga e il Csa blocca il servizio di raccolta

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CASTELFORTE – Per alcune ore è tornata ad essere un’emergenza la gestione della raccolta dei rifiuti sul vasto territorio del comune di Castelforte. Gli addetti e i mezzi del servizio, curato da anni con apprezzabili risultati dal Centro servizi ambientali della stessa località aurunca, sono rimasti a lungo fermi nel cantiere di via Viaro nelle campagne di Suio. L’hanno fatto in segno di protesta nei confronti dell’amministrazione comunale che non liquida – come avrebbe dovuto – le spettanze dovute al Csa dallo scorso mese di settembre. Un ritardo colpevole – secondo il concessionario del servizio – a cui non sono servite una serie di lettere “ad ottemperare” prima e diffide poi inoltrate sempre al sindaco di Castelforte Giancarlo Cardillo e all’ufficio ragioneria dello stesso comune. L’ultima sarebbe stata inoltrata giovedì e aveva come destinatario anche il Prefetto di Latina Maria Rosa Trio, informata su quanto sarebbe avvenuto… a metà.

La decisione del Csa di non ritirare i rifiuti sul vasto territorio comunale è scaturita, per certi versi, da un altro comportamento – definito “inspiegabile”- dello stesso comune. Lo stesso ente giovedì aveva ricevuto dal Centro servizi ambientali un altro bonifico di 128mila euro quale ulteriore tranche di un importo di 400mila euro circa di un benefit ambientale che il concessionario del servizio deve ogni anno per la presenza sul territorio comunale di Castelforte di una struttura per il trattamento meccanico biologico dei rifiuti.

Quando la situazione stava sul punto di precipitare con la stampa puntualmente informata di quanto avveniva è intervenuto in maniera provvidenziale il sindaco Cardillo: ha prima permesso che i funzionari del comune interagissero con i consulenti e i commercialisti del concessionario (“qui se qualcosa non ha funzionato è un deficit di comunicazione tra le parti” ha cercato di giustificarsi il sindaco di Castelforte) per poi ammettere l’esistenza dei ritardi dei pagamenti delle fatture emesse dal Csa dovuti – a suo dire- ad “alcuni problemi di fatturazione natura economico-finanziaria relativi a note di credito non evase”. Il servizio di raccolta dei rifiuti è ripreso, a singhiozzo, nel pomeriggio dopo un incontro tra il sindaco e i vertici aziendali del Csa ai quali il comune ha annunciato l’operatività di precisi impegni di spesa “già la prossima settimana”. L’amministratore del Csa, Enrico Giuliano, ha fissato, tuttavia, un ultimatum di dieci giorni: se il comune di Castelforte non formalizzerà i pagamenti promessi, il servizio si fermerà di nuovo e, forse, in maniera irrimediabile.

Interrogato su quanto stava accadendo, il sindaco del Partito Democratico del comune di Castelforte ha voluto subito ridimensionare la portata di questa nuova emergenza non attribuen-dole un carattere politico: “C’è solo un ritardo attribuibile a vizi di fatturazione di cui non conosco neppure l’entità. Il Csa avrà sino all’ultimo euro in ordine al servizio erogato. Statene certi”. E mentre lo stesso centro servizi ambientali di Castelforte si interroga su come sono state spese (o lo saranno) le risorse economiche versate per il cosiddetto benefit ambientale, non manca giorno che si susseguono illazioni sul non ottimale stato di salute delle casse del comune di Castelforte. Si ipotizza uno “scoperto” di un milione e 300 mila euro, un buco importante per un comune medio-piccolo. E ad essere preoccupato è lo stesso sindaco Carillo alla cui porta continuano a bussare gli ufficiali giudiziari per notificargli decreti ingiuntivi relativi alle prestazioni non liquidate a numerosi professionisti o ad espropri non pagate: “Noi debiti non li abbiamo fatti, qualcuno, al posto mio – ha concluso Cardillo – non dovrebbe dormire di notte”.

Saverio Forte