Formia / Gianni Donati eletto presidente della Pro Loco ma è polemica

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FORMIA – Da fondatore del coro del “Bimbo Star” dell’associazione “Iniziative & progetti” a presidente della Pro Loco, l’associazione che dovrebbe – il condizionale non è un optional – contribuire a promuovere l’immagine turistica di Formia. Gianni Donati, all’anagrafe del comune… Gianni Musto, non avrebbe mai immaginato di coronare al meglio, con questa nomina, i primi cinquant’anni di una poliedrica carriera (cantante, cantautore, regista, presentatore e conduttore televisiva e radiofonico) e attività artistica. Questo compleanno l’ha festeggiato quest’estate con due iniziative autocelebrative, quasi in contemporanea: la prima a Maranola – come ospite d’onore il neo sindaco Paola Villa – a conclusione dell’annuale edizione della rassegna dedicata alla “Settimana del Teatro amatoriale”, la seconda presso l’Arena archeologica Caposele con la manifestazione “Cuore amico”.

Da quel momento Gianni Donati ha cominciato a tessere una rete di contatti favoriti da familiari e esponenti di primo piano della Forza Italia formiana culminati l’altra sera con la sua elezione alla presidenza della Pro Loco. Ma non è stata una passeggiata di salute perché dietro questo voto ora potrebbe esserci il ricorso alle carte bollate con una serie di accuse che, volate come gli stracci, ipotizzerebbero – l’aspetto è da verificare – la “longa manus” – come detto – della politica e di Forza in Italia in particolare. Ma andiamo per gradi. La Pro Loco era senza una guida dallo scorso maggio – era il 6 – quando si dimise il presidente in carica Pierfrancesco Scipione. Il massimo dirigente dell’associazione musicale e ricreativa “Mola” lasciò dopo meno di un anno l’incarico di presidente per denunciare quelle che aveva definito “alcune incomprensioni nate all’interno del direttivo” ma soprattutto per candidarsi alle imminenti elezioni amministrative.

Gianni Donati

Ma, nonostante i suoi 31 anni, Scipione fu accusato di autentico camaleontismo. Inizialmente decise di candidarsi con la lista civica “Formia con te” dell’onorevole Gianfranco Conte e per motivare questa scelta (“ho scelto di portare avanti altrove i miei valori di umiltà, dignità e amore per la città”) e scrisse che “bisogna smettere di considerare la politica una cosa sporca” e, scomodando un papa ora Santo come Paolo VI, concluse ricordando una sua celeberrima frase “La politica può essere la più alta forma di carità.” Lo era davvero perché Scipione nell’ultimo giorno utile prima della presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio comunale fece marameo a Conte e si accasò nottetempo nella lista di Forza Italia. Non tanto per questo legittimo cambio di orientamento ma Scipione nei giorni scorsi è stato sentito dal Gruppo di Formia della Guardia di Finanza nell’ambito dell’indagine penale della Procura di Cassino sulle presunte irregolarità relative alla presentazione della lista di Forza Italia alle ultime amministrative. Ma torniamo alla Pro Loco. Per l’elezione del nuovo presidente gli aventi diritto al voto – secondo quanto è trapelato – erano i 24 componenti del direttivo. Se gli assenti all’ora della convocazione erano due, a presentarsi negli uffici, poco ospitali della Pro Loco al piano terra del palazzo municipale in via Vitruvio, furono in 11 che, titolari di altrettanti mandati, hanno votato anche per i colleghi…deleganti.

A sorpresa è stato eletto neo presidente il poliedrico Gianni Donati che con 12 voti ha battuto l’unico sfidante, l’ex ispettore di Polizia e presidente del centro socio culturale della frazione di Trivio Luigi Saraniero, che di voti naturalmente ne ha racimolati 10. Da quest’ultimo sono volate le prime accuse a Scipione di “tradimento”. Il motivo? Avrebbe violato un accordo maturato all’interno dell’associazione di promozione turistica già in occasione dell’elezione nel 2017 del giovane aspirante avvocato: “Scipione, nonostante la giovane età, avrà avuto scarsa memoria – ha detto lo sconfitto Saraniero – Peccato che nell’ultima settimana non ha risposto più al telefono arrivando a sostenere che la sua parola è una….” . Insomma, secondo la versione dell’ex ispettore del commissariato di Formia – che come vice-presidente uscente della Pro Loco aveva organizzato con Renato Lombardi due settimane fa una riuscita iniziativa di promozione dello sport formiano – ci sarebbero stati alcuni “franchi tiratori” che avrebbero avuto – a quanto pare – una matrice ben definita. La votazione si è arricchita, poi, dell’elezione del vice-presidente della Pro Loco in sostituzione di Saraniero: è il giovane funzionario di banca Andrea Ceccarelli, tesoriere uscente della Pro Loco. Il suo nome faceva parte della “squadra” di Saraniero qualora fosse stato eletto alla presidenza: sarebbe stato affiancato da Rosanna Parente (segretario) e da Mario Persico (tesoriere). E, invece, è andato in onda un altro disco (non per bambini) che ora potrebbe interrompersi. E per “questioni tecniche” gravi qualora venisse riscontrata la loro veridicità.

Il candidato uscente (ex ispettore di Polizia, da alcuni mesi in pensione) Saraniero ha formalizzato una richiesta di accesso agli atti sull’esito delle elezioni del neo presidente della Pro Loco. E le ipotesi di irregolarità – di cui saranno adeguatamente informati il presidente e i componenti del comitato elettorale Vito Auriemma, Anna Musico e Mario Persico oltre che i probiviri dell’associazione – ruoterebbero intorno ad almeno due partecipanti al voto che, stando ad una prima ricostruzione, non avrebbero potuto esercitare questo diritto in quanto – secondo l’articolo 15 del regolamento del voto – non risulterebbero iscritti e, dunque, soci della Pro Loco. Saraniero ha anche anticipato che la “materia a questo punto avrebbe una valenza penale”. Ma non è finita. Il rinnovo delle adesioni, attraverso il versamento di una quota annuale di 20 euro, andava concluso entro lo scorso maggio. Perché molti soci non avrebbero ricevuto una dovuta ricevuta fiscale? E le quote dove sarebbero state versate? Presso l’istituto di credito di cui Ceccarelli è funzionario? In questo marasma di interrogativi sia Luigi Saraniero che Gianni Musto Donati avevano garantito nei rispettivi programmi elettorali una “diversa gestione della Pro Loco” rilanciando l’immagine turistica di Formia . Ma il primo nodo, che rievoca un facile conflitto d’interesse tutto formiano, dovrà scioglierlo il neo presidente Gianni Donati: farà il presidente della Pro Loco o anche il direttore artistico (visto che da 50 anni è il suo apprezzato lavoro) delle manifestazioni ed iniziative che egli stesso andrà a promuovere.

Il candidato sconfitto Saraniero non ha voluto effettuare sogni pindarici: aveva chiesto un appuntamento al sindaco di Formia Paola Villa per migliorare l’attuale ubicazione della Pro Loco, promiscua ad alcuni uffici comunali e diventata un loro deposito. Ma continuano a volare gli stracci e Saraniero nel giorno del compleanno del poliedrico Pierfrancesco Scipione gli ha inviato alcuni versi tratti da “Ponza Racconta”: ”U fauzone, Chi s’aspettava na cosa comme chesta ? Ind’ a chiesa sempe in primma fila, ogne dummeneca ‘a cummunione comme na cambiale. Niente bar, niente cumpagnie strane, casa e chiesa, senza ‘i vizzie d’i paisane. Sulo ‘i fatte suoie: niente spercie ‘a sotto, niente trase ‘a coppe. Chiuso e muto, senza sfogo, nu perfetto bezzuoghe. Chi ce sta vecino è disgrazziato, chi è luntano è scurdato. Sicco, luongo, allampanato, cchiù viecchio ‘i chello ca mosta. E’ nu fauzone, ca tene ‘a faccia tosta ‘i se presentà comme omme per bene. Nun tene l’onestà ‘i esse comme ‘a mamma ha fatto. ‘U fauzone annanze te dà sempe raggione e arrete attacca ‘u ciuccio addo dice ‘u padrone.”. A ridateci Sandrona Milo e, possibilmente, Federico Fellini!

Saverio Forte