Santi Cosma e Damiano / Tassazione Imu, il sindaco Taddeo replica alle accuse dell’opposizione

SANTI COSMA E DAMIANO – Il sindaco di Santi Cosma e Damiano Franco Taddeo replica alle accuse mosse dall’opposizione consiliare in merito alla tassazione Imu. “L’accusa diretta e infondata – spiega il primo cittadino – fa riferimento al ricorso tributario per la tassa sulle aree edificabili che riguarda un’area perimetrata secondo le disposizioni della Legge Regionale n. 28 che produce il 30% delle entrate dei tributi. Posso affermare senza timore di essere smentito, che né io né mio fratello siamo stati proprietari di terreni interessati da tale tipo di tassazione. Non siamo dunque interessati ad alcun ricorso; mentre per altre proprietà paghiamo l’IMU sui terreni, dall’anno di applicazione (2008) a tutt’oggi. Il ricorso tributario che fornisce a Rolando Bozzella il falso pretesto per coinvolgere vigliaccamente me e mio fratello è stato presentato nel 2015 da mio cugino Taddeo Vincenzo, che ormai da moltissimi anni vive negli Stati Uniti, e io l’ho sottoscritto in forza della procura generale che mi conferisce di compiere atti giuridici in suo nome”.

“E’ stato facile per Bozzella – prosegue Taddeo – travisare i fatti e attaccarci senza pudore come se fossimo i diretti beneficiari. Tra l’altro l’unica responsabilità di mio fratello è la sua omonimia con il ricorrente. La sentenza che ha accolto il ricorso, oltre che essere stata notificata al ricorrente è stata inviata all’amministrazione capeggiata da Di Siena, per l’applicazione. Pertanto gli amici di Bozzella e, ovviamente lo stesso Rolando, sono stati sempre a conoscenza dei termini della questione. La sentenza è valida solo per il ricorrente e non ha valenza generale; quindi è stata applicata per gli anni 2015-2016-2017.

Nel 2015, il mio gruppo, allora all’opposizione, l’ha pubblicizzata attraverso gli organi di stampa (vedi lo stesso articolo richiamato dal Bozzella nei vari commenti apparsi sui Social), invitando tutti i cittadini interessati a presentare ricorso. La sentenza è stata altresì richiamata dal mio gruppo di minoranza in tutti i Consigli Comunali, allorquando l’Amministrazione Di Siena riconfermava la tassazione.

Ne è stata allora fornita copia a molti cittadini, alcuni dei quali hanno avviato il ricorso e sono in attesa di una decisione da parte degli organi competenti. Non molto tempo fa nella sede di un gruppo politico (non il mio) a San Lorenzo, sono stati gratuitamente inoltrati ricorsi identici per chiunque ne avesse fatto richiesta.
Altro che sentenza tenuta segreta come spudoratamente si asserisce!

Poiché i Bilanci Comunali possono essere oltre che annuali anche pluriennali ( coprendo un periodo di quattro anni), molti investimenti si spalmano sugli anni a seguire. L’Amministrazione Di Siena, oltre ad aver impegnato il bilancio 2017 (come tutti sanno) ha spalmato anche sull’anno 2018 le spese già fatte, che vanno obbligatoriamente onorate. Inoltre abbiamo ereditato un’evasione fiscale pari a 1.300.000 euro che non sono entrati nelle casse comunale e che stiamo cercando di recuperare almeno in parte. Per questi motivi non si è potuto eliminare il “tributo” di cui si discute, anche perché grosse somme di denaro sono state impegnate e spese negli anni passati. Tutto questo è stato spiegato al Bozzella in Consiglio Comunale dal delegato De Cesare; tuttavia lui ha deliberatamente manipolato la verità per perseguire il suo piano politico diabolico e meschino. Noi speriamo di cancellare il Tributo l’anno prossimo, ma il progetto è subordinato necessariamente al recupero dell’evasione fiscale.

In merito al maldestro passaggio riguardante il versamento da parte del Comune di Santi Cosma e Damiano di 16.500 euro a mio favore, devo chiarire che si tratta delle spese legali che ho sostenuto per affrontare il processo in cui sono stato coinvolto nel 2009 in seguito all’esposto amministrativo dell’allora consigliere Fragasso Antonio ed essendo risultato completamente innocente , in base a quanto prescritto dalla legge, il Comune mi ha rimborsato. Ad altre persone (amministratori e dipendenti) è capitato di ricevere il giusto rimborso, senza provocare l’indignazione di chicchessia; anzi, Bozzella e i “suoi” hanno ammesso che il rimborso in questi casi non è a carico dei cittadini ma di una polizza assicurativa… Bozzella, assicuratore di lunga esperienza, sa quali sono le regole; tuttavia il desiderio di rivalsa lo ha spinto a manipolare la verità. La malafede politica ha prevalso sul piacere dell’onestà.

In conclusione ho voluto difendermi dalle false accuse di un avversario che pratica una politica meschina, e alla disperata ricerca di consensi agisce con spregiudicato cinismo”.

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