Formia / Vendita fabbricato di via Provenzali, la Prefettura bacchetta il Comune

Formia Politica

FORMIA – Se non è una “bacchettata” nei confronti del Comune di Formia, poco ci manca. A dargliela è stata la Prefettura di Latina in ordine alla decisione di mettere in vendita, naturalmente con l’obiettivo di fare cassa, due ex alloggi di edilizia popolare al civico 15 di via Provenzali nel rione marinaro di Mola. L’asta, il 16 novembre scorso, per la quinta volta consecutiva era andata deserta. Nessun partecipante, giustamente, perché il timore è uno soltanto: possono essere acquistati due immobili dichiarati poco sicuri dal dipartimento di protezione civile dello stesso comune di Formia? Naturalmente no e questa preoccupazione l’aveva esternata già lo storico locale Daniele Iadicicco in una lettera aperta all’ex Prefetto di Latina Pierluigi Faloni. Il palazzo di governo di piazza della Libertà ha richiamato all’ordine i sempre solerti uffici manutenzione e patrimonio della ripartizione tecnica del comune diFormia che nei giorni con una determina hanno dovuto, molto tardivamente, incaricare un professionista, l’ingegner Gianni Palmaccio, per verificare la staticità di un immobile che, superstite alle bombe alleate del maggio del 1944, sta implodendo ora su stesso – come si è verificato la scorsa estate a Torre Annunziata – in una zona fortemente antropizzata e decisamente vivace sul piano commerciale.

Il comune, sempre con molto ritardo, ha dato mandato ad alcuni suoi operai di rimuovere l’ingresso dello stabile, “murato” per motivi di sicurezza e impedire l’accesso ad estranei e finanche ad occupanti illegittimi. Purtroppo le diverse Giunte municipali che si sono succedute nel corso degli anni su questa vicenda hanno dimostrato di avere le mani decisamente legate, impossibilitate ad investire le necessarie risorse economiche per mettere in sicurezza l’immobile. Da qui la decisione di venderlo alla luce della nuova normativa che impone agli enti locali di effettuare la cartolarizzazione e valorizzazione di beni, pubblici e demaniali, anche abbandonati e dismessi. Intanto lo storico Iadicicco aveva parlato di danno erariale compiuto dal comune in quanto la base d’asta, fissata nella prima vendita tentata dall’amministrazione dell’ex sindaco Michele Forte, nel 2011 aveva un importo più cospicuo, di quasi… 120mila euro. Intanto dal settore Opere Pubbliche del comune escludono che gli immobili di via dei Provenziali, alla luce del quinto “flop” maturato lo scorso novembre in occasione dell’ultima asta, possano essere venduti attraverso una trattativa privata: l’unico strumento di alienazione di questi beni pubblici resta l’asta. E allora torna prepotentemente d’attualità l’interrogativo che campeggia in questa inverosimile storia tutta formiana: il comune può decidere di mettere all’asta un immobile che anche ai gatti e ai topi del quartiere di Mola risulta essere “fatiscente e pericolante”?

Il fabbricato di via dei Provenzali, nel frattempo, continua ad essere al centro di un groviglio di procedimenti civilistici e risarcitori ed in uno di questi il Tribunale di Cassino ha nominato un proprio ctu che il 31 gennaio effettuerà un mirato sopralluogo perché chi di competenza intervenga e lo faccia prima che non sia troppo tardi.

Saverio Forte