Formia / Claudio Marciano denuncia improvvise disfunzioni dell’ufficio anagrafe

Formia Politica

FORMIA – Dopo le pesanti censure dal meetup cittadino del Movimento Cinque Stelle al contenuto della prima delibera approvata dal commissario Prefettizio del Comune di Formia Maurizio Valiante relativamente al suo piano di assetto dell’ente, arrivano, seppur indirettamente, altre “bacchettate” da un rappresentante di primissimo piano dell’ex amministrazione Bartolomeo, l’ex assessore alla sostenibilità urbana e smart city ed uno dei potenziali candidati a sindaco del Pd alle prossime elezioni amministrative Claudio Marciano. Nel suo mirino è finita la “nuova” attività dell’anagrafe comunale dopo “due anni e diverse migliaia di euro investiti per consentirle di diventare un posto normale”. Insomma, un ufficio “dove vai a farti la carta d’identità” e scopri, all’improvviso, “che la tua via non esiste, che non aggiorna in automatico i dati sui tributi, che non rilascia online una parte delle certificazioni”. Accuse pesanti, se confermate, quelle esternate da Marciano sul suo profilo facebook ma anche un pizzico di orgoglio misto ad un senso di rammarico per la presunta situazione che sarebbe venuta a crearsi in soli pochi giorni dopo l’arrivo del commissario prefettizio di Salerno: “Eravamo finalmente riusciti a rendere omogenea la banca dati dell’anagrafe con quella degli altri settori, nonché ad adeguarla allo stradario esistente in città rendendo finalmente possibile il completamento della toponomastica. Purtroppo la novità è durata poco. Dal 29 dicembre, malgrado i soldi e il tempo speso, l’anagrafe ha comunicato che, sebbene in uso in centinaia di Comuni tra cui alcuni capoluogo e altri più grandi di Formia, il nuovo software non era dotato delle funzionalità richieste e pertanto si tornava “ab origine”. Addio toponomastica, recupero dell’evasione, servizi online integrati con tutto il progetto Smart City ma è tutta colpa dell’avvocato Valiante? L’ex assessore Marciano non lo dice e non lo fa capire. Anzi, ne approfitta per rincarare la dose: “Stessa fine sembra che l’abbia fatto il software per la pubblicazione in digitale delle determine e delibere, mai adottato. Ancora oggi questi atti viaggiano da un ufficio ad un altro alla ricerca di una firma, a volte perdendosi nel tragitto, sottoposti a mille occhi che a volte controllano, altre bisbigliano, cosi che a volte si conosce l’esistenza di un provvedimento prima che sia stato effettivamente adottato”. L’ex assessore alla sostenibilità urbana della Giunta Bartolomeo difende la sua personale scelta di essere stato sempre in prima fila a difendere il personale comunale dagli attacchi ingiusti e dalle rappresentazioni sciocche come quella dei fannulloni . Ora definisce quello venutosi a creare in questi giorni di pausa Natalizia un “andazzo vergognoso, anche perché il codice dell’amministrazione digitale è una legge obbligatoria quanto le altre, non è un consiglio o un punto di vista”. Da qui la richiesta all’avvocato Maurizio Valiante ad “intervenire con forza” perché l’anagrafe del comune di Formia “prosegua nel suo percorso di aggiornamento e perché le risorse da tempo disponibili siano finalmente utilizzate per il bene di tutta la comunità”.