GAETA – Il consiglio popolare acqua pubblica Sud pontino chiede alla presidente della provincia Eleonora Della Penna un incontro per discutere sulla grave situazione dovuta alla crisi idrica. In una nota il comitato mette nero su bianco i punti principali condivisi dai partecipanti alla manifestazione in piazza Roma tenutasi sabato e terminata con la sfilata davanti la fontana di San Francesco. Di seguito il documento.
“Grande partecipazione dei cittadini di Gaeta e dei comuni limitrofi alla manifestazione di sabato scorso contro Acqualatina S.p.A., organizzata dal Consiglio Popolare Acqua Pubblica Sud-Pontino. E’ stato un momento di aggregazione e di protesta non fine a sé stessa, che ha portato a elaborare una strategia comune e condivisa in relazione alla grave emergenza idrica che sta attanagliando il nostro territorio.
Di seguito gli obiettivi e gli scopi del Consiglio, che sono stati condivisi durante la protesta e firmati da tutte le persone che hanno partecipato raccontando la loro esperienza sul palco:
1) Messa in stato d’accusa e conseguente richiesta di commissariamento di Acqualatina, intervento repentino di una Commissione d’inchiesta sulle negligenze e sulla mancata manutenzione (DECENNALE) della rete idrica;
2) Immediata riparazione delle condutture ammalorate, considerato che la dispersione della rete idrica ha raggiunto livelli del 70%;
3) Individuazione di soluzioni immediate e coerenti con il fabbisogno idrico per fronteggiare l’emergenza, obbligando Acqualatina a farsi integralmente carico del “costo del disagio”, per l’inefficacia delle azioni messe in campo al fine di garantire la continuità del servizio idrico, senza far gravare sugli utenti alcun sovraccosto;
4) No a soluzioni palliative, inutili e dispendiose, per gli utenti, come dissalatori, potabilizzatori e quant’altro;
5) Individuazione di soluzioni ottimali per la gestione della rete idrica, che prevedano il ritorno all’acqua pubblica e la immediata fuoriuscita del socio privato da Acqualatina;
6) Coinvolgimento delle istituzioni per una riflessione sul Servizio Idrico Integrato, differente da quello attuale, che abbandoni il concetto di redditività economica al cospetto dell’erogazione di un diritto pubblico e privilegi, oltre alla qualità, anche il concetto di preservare l’infrastruttura dalla dispersione fisica dell’acqua, come salvaguardia della risorsa e tutela della salute degli individui;
7)Messa in mora della società per dolo e risarcimento danni a tutto il territorio e per i disagi arrecati e per le soluzioni urgenti che ogni singolo cittadino è stato costretto a prendere. Purtroppo non c’è stato il tempo di far intervenire tutte le persone che lo avevano richiesto, sicuramente troveranno il loro spazio alla prossima occasione. Ringraziamo tutte le forze dell’ordine, la cittadinanza presente e tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento. “La siccità non costituisce causa scatenante dei disservizi e disagi arrecati alle popolazioni del sud pontino.”